Il Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino ancora una volta fa scuola. Il nuovo allestimento viene presentato al Lubec, uno degli appuntamenti più accreditati nell’ambito culturale e turistico, a Lucca il 9 e 10 ottobre.
Montelupo Fiorentino e il suo museo sono stati scelti come esempio degno di nota nell’ambito della progettazione dei percorsi museali per pubblici speciali.
La società che ha curato i nuovi allestimenti, presenta sia il percorso esperienziale per i ragazzi, sia il modello T.Vedo per i non vedenti.
A Lucca è esposta la riproduzione del celebre “Rosso di Montelupo” per non vedenti e ipovedenti, realizzata dall'università di Firenze; inoltre viene mostrata anche una postazione didattica progettata per il pubblico più giovane.
Si tratta di un riconoscimento importante per l’Amministrazione che ha scelto di ripensare il Museo della ceramica cercando di renderlo più facilmente fruibile e accessibile ai diversi pubblici.
La natura innovativa del nuovo allestimento (inaugurato a maggio 2014) scaturisce dal tentativo di fornire ai visitatori strumenti, stimoli e suggestioni per vivere il museo e non solo per ammirare le opere. La volontà è stata quella di passare da un percorso espositivo didascalico e scientifico ad un percorso esperienziale; da una fruizione passiva a una fruizione attiva.
«Il ripensamento del Museo della ceramica è scaturito da un dato di fatto: i visitatori non erano molto numerosi e soprattutto erano in prevalenza appassionati e cultori della ceramica, se non veri e propri esperti.
La ceramica, per la sua stessa natura, in realtà si presta a creare molteplici percorsi di senso, storie che possono stimolare le persone a ritornare.
Il nuovo allestimento vuole fare proprio questo: parlare con diversi linguaggi a differenti pubblici e far sì che le persone alla fine del percorso abbiano la sensazione di aver vissuto un’esperienza da ricordare. Il fatto che la portata innovativa di questa scelta sia stata colta è per me una soddisfazione: vuol dire che acquista sempre più campo una visione della cultura non elitaria, ma accessibile e necessaria per la crescita di ogni individuo», afferma Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino.
Gli aspetti innovativi del nuovo allestimento
Oltre gli oggetti: la visita sensoriale ed interattiva.
A partire dalla sala di familiarizzazione, che ospita un documentario introduttivo sulla storia della ceramica di Montelupo e per tutto il percorso committenti celebri e personaggi della storia locale sono testimonial e guide di un Viaggio Straordinario nella Ceramica. Le sale tematiche sono inoltre caratterizzate da un percorso sensoriale e interattivo attraverso l'utilizzo di essenze, colori, percorsi tattili.
Il percorso per i bambini – l' edutainement.
In ogni spazio del museo sono state realizzate didascalie a misura di bambino e si trovano strumenti e applicazioni in grado di coniugare l'apprendimento con il gioco.
Il percorso di visita termina con una sala tematica dedicata a bambini e ragazzi.
Il percorso sensoriale per non vedenti e ipovedenti.
Invece di pensare a un percorso espositivo esclusivo per la disabilità, è stata avviata la realizzazione di un percorso sensoriale adatto a ogni utente, e non solo agli ipo e non vedenti. Oltre a schede di supporto in braille, sono stati realizzati veri e propri manufatti che attraverso il tatto consentono di conoscere la ceramica di Montelupo e i suoi tratti distintivi. Questa fase del progetto è stata possibile grazie alla consulenza dell'Unione Italiana Ciechi e al coinvolgimento nel progetto della facoltà di ingegneria dell'Università di Firenze (progetto T-vedo).