C’era un tempo in cui il PD dichiarava di voler concentrare i suoi sforzi nella battaglia per il recupero della qualità urbana della nostra Firenze a partire da quelle strade e da quelle vie diventate, loro malgrado, note per il progressivo e repentino peggioramento del proprio stato.
Ai tempi dell’allora candidato a Sindaco Renzi, il PD indicava via Palazzuolo quale modello su cui concentrare tutti gli sforzi di recupero. Sono trascorsi più di 5 anni da allora e non si è mossa foglia. I residenti e i lavoratori della zona, non solo di via Palazzuolo ma anche di piazza S.Paolino, via del Porcellana, via Bendetta, via dei Canacci, via della Scala non si aspettano più niente ormai. Si accontenterebbero semplicemente di non essere trattati come cittadini di serie B e quindi di non ritrovarsi un giorno sì e l’altro pure con qualche pezzo di strada chiusa. E invece neanche su questo possono contare.
Via Palazzuolo, nel tratto che va dall’incrocio con piazza Ottaviani a quello con via del Porcellana, è stata chiusa al traffico per oltre un mese lo scorso settembre per riparazioni d’urgenza alla rete fognaria. Oggi, appena qualche metro più in là, sono di nuovo a lavoro per una tubazione dell’acqua da riparare e la strada è nuovamente interdetta ai veicoli. Mentre era bloccato l’accesso da via Palazzuolo era bloccato, è lo è a tutt’oggi, pure quello in via del Porcellana venendo da Borgognissanti. Dove anche lì, si stanno effettuando da mesi intereventi di Publiacqua su vari punti della strada, che era stata già chiusa al traffico per quattro mesi, dall’ottobre 2013 fino allo scorso febbraio per lavori di Toscana Energia di sostituzione della rete in ghisa.
Oggi poi, che era pure chiusa al traffico via degli Orti Oricellari nel tratto tra via Palazzuolo e via della Scala, s’è fatto il record.
Non è accettabile che intereventi della stessa natura, a distanza di pochi metri, come sta accadendo in via Palazzuolo siano realizzati aprendo, chiudendo, riaprendo e richiudendo ancora la strada nell’arco di poche settimane. Come non è accettabile chiudere per quattro mesi una strada, come via del Porcellana, e richiuderla poco dopo per altri mesi quando si poteva organizzare un intervento unico con il quale sistemare tutto ciò che occorreva fare per gas, acqua e via dicendo.
Tenere per mesi le strade chiuse significa fare dei danni economici alle attività, oltre che creare disagi ai residenti.
Anche la razionalizzazione degli interventi sulle strade era un’altra bandiera del PD.
E invece oggi siamo in uno stato di confusione e approssimazione mai visto prima. Senza fare più promesse a quei residenti, vediamo almeno di portare rispetto a coloro che ancora ci abitano e ci lavorano.