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Enterprise Act, la ricetta di Campinoti per uscire dalla crisi: "Non alziamo barricate. Imprese e lavoratori dalla stessa parte"

Simone Campinoti (foto gonews.it)

Mentre i sindacati dell’Empolese Valdelsa si mobilitano e annunciano una partecipazione in massa alla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma abbiamo rivolto alcune domande a Simone Campinoti, presidente della Confindustria di zona, sulla stretta attualità e su una delle iniziative benefiche messe in campo dall’associazione.

Nel giorno del presidio della Cgil in piazza della Vittoria qual è la posizione di Confindustria sulle proteste che si stanno levando contro il Job Act?

Non è il momento degli attriti, credo che sia necessaria la moderazione. Si continua a credere che impresa e lavoratori debbano essere considerati distanti, quando stanno dalla stessa parte. Il Job Act è secondo me un tentativo giusto per smuovere qualcosa che in questo paese è immobile da anni. Anche in questa ottica il ruolo del sindacato dovrebbe essere riaggiornato. Non si può pensare che gli imprenditori si divertono a licenziare i dipendenti.

Qual è quindi la ricetta di Confindustria a livello locale per uscire dalla fase critica?

Io avevo lanciato l’idea dell’Enterprise Act, perché senza imprese non c’è lavoro. Si tratta di un atto, scritto a più mani, nel quale si butteranno giù una serie di idee per migliorare la condizione delle imprese nel territorio. Non si può sempre aspettare che le risposte vengano dall’alto, ma dobbiamo partire dal locale, da quello che abbiamo in mente. Per la prima volta nella storia l’Empolese Valdelsa può godere di una posizione ottimale per proporre qualcosa al governo centrale. Possiamo fare questo, però, solo se siamo uniti e non creiamo barricate.

La vicenda Sammontana è una di quelle che sta smuovendo di più il mondo del lavoro locale. Questa situazione poteva essere evitata?

La Sammontana non può essere certo accusata di essere un’azienda che fa affari sulla pelle dei lavoratori. E’ evidente che se si vende meno gelati si crea questa situazione. Credo che si debba assolutamente evitare si approfittare della vicenda per alzare i toni.

La lotta dei sindacati per l’articolo 18 è giusta secondo lei?

La quantità di lavoratori interessata dall’articolo 18 è irrisoria ma è una norma che blocca gli investimenti in Italia. Questo periodo di cambiamenti può avere un lato positivo: mettere in discussione alcuni ‘dogmi’, fino ad oggi intoccabili.

Concludiamo con una iniziativa benefica su cui Confindustria si è impegnata in questi mesi

Il progetto ‘Amico Tullio’ deriva da una richiesta che mi era stata fatta dalla Asl. I fondi raccolti in questi mesi serviranno infatti a dotare l’ospedale San Giuseppe di un laser al Tullio che curi le patologie prostatiche, malattie purtroppo diffusissime. Venerdì 10 ottobre ci sarà la serata conclusiva con una cena di beneficienza con contributo minimo di 30 euro che realizzeremo all’Auditorium del Gruppo Sesa.

a.p.

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