Federico Lucchesi è il sindaco di Castellina Marittima, comune appartenente all'Unione dei comuni dei colli marittimi pisani. È al suo primo mandato, ma è quasi al termine: è stato eletto nel 2010 con lista 'CentroSinistra Castellina', legata ai partiti, con il 57% dei voti. La sua esperienza politica lo ha portato tra Riparbella e Castellina come consigliere
Lucchesi, 43enne nato a Pisa, ha visto nascere l'Unione dei comuni e ne è stato presidente. In seguito sono sopraggiunte le dimissioni nel luglio di quest'anno, respinte. Oggi ha una visione complessa dell'Unione e della gestione dei piccoli comuni, che risente in negativo di molti fattori.
Sindaco Lucchesi, nei quattro anni di reggenza è riuscito ad attuare gli obiettivi della campagna elettorale?
Sì, siamo riusciti a lavorare sugli argomenti prefissati. Consideri che il mio è un mandato particolare, è cambiato e sta cambiando il mondo delle istituzioni. Ad oggi c'è in corso una svolta per tutte le istituzioni e tutti i comuni.
Tra tanti disagi, ci tengo a dire che abbiamo approvato il regolamento urbanistico in un anno e mezzo. Non tralasciando il percorso partecipato. Va considerato anche il secondo lotto della piazza del parcheggio, dove abbiamo recuperato in maniera serena la frattura creata con il progetto nelle legislature precedenti.
Lei ha iniziato da sindaco vedendo tutte le fasi dell'Unione dei comuni...
Avevo nel programma elettorale già la possibilità di attivare l'Unione. La vedevamo come una grande opportunità per piccoli comuni, senza la quale sapevamo che non saremmo riusciti ad andare avanti.
Eppure a livello centrale la situazione è poco conosciuta, non sanno percepire una visione coerente del futuro. Senza le gestioni associate o le unioni non garantiamo servizi alle comunità. I piccoli comuni, oggi spesso al collasso, non sono al margine del paese. In Italia ci sono più di 5.000 comuni su 8.000 del totale che sono piccoli comuni. Eppure coinvolgono un milione di cittadini, decine di migliaia tra amministratori e lavoratori, e anche la superficie coperta è vastissima.
È una visione molto pessimistica la sua.
È necessaria una più grande riflessione. Se è vero che i piccoli comuni hanno una grande storia da tutelare alle spalle, è altrettanto vero anche che non hanno futuro. Se vogliamo garantire futuro alle nostre comunità e ai cittadini, dobbiamo fare qualcosa che superi questo livello istituzionale. Se ci fermiamo solo a dire dobbiamo metterci insieme, è un passo avanti ma non è sufficiente.
E per quanto riguarda la fusione dei comuni?
Può essere un passo avanti se la facciamo in un sistema di riforma. Non vedo un quadro organico. Quello che si dice sulla riforma della pubblica amministrazione non è mai una riforma. Ci sono solo delle misure urgenti, che intervengono scarsamente.
Comunque l'unione a mio avviso, così com'è, non garantisce un buon futuro ai comuni.
Come avete agito per essere presente nel territorio?
Abbiamo fatto nel corso degli anni molte riunioni sul territorio, anche per parlare del bilancio. Ci sono stati incontri molto belli e importanti per il regolamento urbanistico.
In più ricevo le persone anche nella frazione de Le Badie, la mia agenda degli appuntamenti è online sul sito del Comune, che abbiamo rinnovato all'inizio del mandato. Abbiamo una newsletter aggiornata e un sistema di informazione telefonica, utilizzato per informazioni urgenti.
Pensa di ricandidarsi nel 2015?
Ci sto pensando. Sono decisioni che coinvolgono anche la mia famiglia, in poche settimane dovrò decidere. Già decidere sarà pesante. Non è facile portare questo lavoro, sia per l'impegno che richiede, sia per lo sforzo anche economico. A fare il sindaco ci si rimette.
E rifarebbe il sindaco?
Lo rifarei per senso di responsabilità. Non ci si può spaventare e fare retromarcia.
È periodo di bilanci pubblici, come avete affrontato Tari e Tasi?
Per la Tari la copertura è del 100%, perché avevamo già inserito la Tares nello scorso anno. Abbiamo cercato di attenuare l'impatto verso le aziende. Il principio 'chi produce più paga di più' è logico, ma abbiamo attenuato su certe categorie come potevamo. Per la Tari ci sono agevolazioni del 15% per chi usa compostore
Volevo precisare che il sistema dei tributi è cambiato in 3 anni ogni anno. È impossibile fare una previsione di blancio. La Iuc, imposta unica comunale, in realtà è una presa in giro perché tripartita. La Tasi parla di 'servizi indivisibili', ma il calcolo è lo stesso dell'Imu, potevamo rimanere con l'Imu. A Castellina l'aliquota è del 2,5 sulla prima casa. Non abbiamo messo detrazioni, nei piccoli comuni che l'ha fatto le persone stanno impazzendo per calcolare la detrazione. Nemmeno la settimana enigmistica.
Il vostro comune ha investito o sta investendo sul turismo? Penso al festival estivo MusicaW...
Non moltissimo, abbiamo varie industrie che danno lavoro, un po' di imprenditoria. Eventi come il MusicaW sono importanti ma sono 'eventi spot', non abbiamo sul territorio grandi strutture per supportare arrivi a frotte di turisti. Contiamo circa 13.000 presenze. C'è sicuramente margine per ingrandirsi, il nostro è un balcone sull'arcipelago. Altri comuni hanno cominciato prima.
Un altro grande problema è che quasi metà del territorio è un'unica proprietà. E a oggi il proprietario di queste terre ha più interesse nell'industria vinicola piuttosto che nel turismo.
