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Due grandi opere di Igor Mitoraj in mostra fino al 27 ottobre a Villa Bertelli

Una delle opere esposte

“Rimpiango di non essere riuscita in questi ultimi mesi a chiamare il maestro, invitarlo di persona a visitare Vie della Scultura, l’esposizione ancora aperta a Forte dei Marmi, che ospita due sue grandi opere”. Sono parole di rammarico quelle di Giovanna Uzzani, curatrice della mostra aperta a Villa Bertelli fino al 27 ottobre nell’ambito della rassegna “La Città degli Uffizi”, nel ricordare Igor Mitoraj, il grande scultore che si è spento a Parigi dopo aver trascorso gran parte della sua vita artistica a Pietrasanta.

“Lo avrei ringraziato – prosegue la curatrice - rivedendo insieme a lui il doppio autoritratto in bronzo che aveva donato agli Uffizi nel 2004, ora esposto a Villa Bertelli, dopo altri e copiosi doni inoltrati nel tempo al Gabinetto Disegni, e poi ci saremmo soffermati davanti al grande gesso, vibrante, della Nascita di Venere, conservato al Museo dei Bozzetti”.

Giovanna Uzzani aveva infatti progettato di far visita a Mitoraj nel suo laboratorio di Pietrasanta insieme all’amico fotografo Massimo Pacifico che ha seguito il corso dell’intera mostra “Vie della scultura”, facendo un reportage tra atelier, musei, laboratori.

“Avevamo il desiderio di incontrarlo nei suoi luoghi, lì dove inseguiva il suo sogno di bellezza e dove metteva in atto la sfida, giocata allo stremo, sul filo dell’emozione estetica, scoperta e reiterata, ossessiva talvolta. Occhi chiusi, dolcezze inaccessibili, fronti e labbra bendate: la meditazione dello scultore si fa allusiva. Parla allo sguardo. Parla all’intelletto. Diventa itinerario della memoria. Ci accompagna, ancora”.

Le due opere di Mitoraj esposte nella mostra di Villa Bertelli – organizzata insieme al Comune di Forte dei Marmi e all’Associazione “Un Cuore, Un Mondo” Onlus -  sono accompagnate da altre sculture di dodici grandi scultori italiani e stranieri del Novecento e della contemporaneità: Arman, Roberto Barni, Arturo Dazzi, Jan Fabre, Ugo Guidi, Marino Marini, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Henry Moore, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Giuliano Vangi.

Grandi nomi della scultura, per ognuno dei quali può essere ammirato un autoritratto o opera grafica proveniente dalla Galleria degli Uffizi, accanto ad una scultura proveniente dal territorio apuo- versiliese, dai musei, dalle collezioni private, in un percorso scandito attraverso piccole sale monografiche dedicate.

Il ricavato dei biglietti della mostra sarà devoluto a favore dell’Associazione “Un Cuore, Un mondo” che, insieme all’Ospedale del Cuore G. Pasquinucci Fondazione Toscana Gabriele Monasterio di Massa, promuove  iniziative in Italia e all'estero, per dare a bambini e adolescenti aiuto e assistenza sanitaria in tutto il mondo.

Fonte: Ufficio stampa

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