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Roberto Volpini e Angela Schicchi, in Australia alla ricerca di uno stipendio dignitoso

Roberto Volpini e Angela Schicchi

Per la seconda volta Toscani in giro intervista una coppia, e come la precedente (Marco Megalli e Annalisa Rustici) anche questa è andata in Australia. Roberto Volpini e Annalisa Rustici, rispettivamente 47 e 45 anni, appartengono a una categoria che finora non era apparsa su questo blog. Spesso chi pensa agli italiani all’estero pensa a giovani e con un grado di istruzione alta. Roberto e Annalisa non sono giovanissimi e nessuno dei due ha una laurea. Hanno deciso di lasciare l’Italia perché “In Italia non si riesce a trovare un lavoro che permetta di vivere”. La loro testimonianza ricorda che in Italia non c’è solo il problema di trovare lavoro ma anche quello, altrettanto grande, di riuscire a vivere con lo stipendio che si ha. Non resta che fare ai due un grosso in bocca al lupo, visto che poco dopo l’intervista a questo blog Marco Megalli ha trovato lavoro, chissà che non capiti anche a Roberto e Annalisa.

LA SCHEDA

LUI

Nome: Roberto Volpini

Anni: 47

Cresciuto a:  Colle val D’Elsa

Studi: licenza media nel 1980

Residenza e professione: Brisbane (Australia).

Prima esperienza all’estero: quella attuale.

Lavoro in Italia: idraulico, poliziotto, carpentiere, commerciante. “Da quando ho finito le medie ho sempre lavorato”.

Frase: ”In Italia gli stipendi che si prendono sono inferiori al costo della vita reale”

LEI

Nome: Angela Schicchi

Anni: 45

Cresciuto a:  Monteroni d’Arbia

Studi: diplomata all’istituto professionale Caselli di Siena

Residenza e professione: Brisbane (Australia).

Prima esperienza all’estero:  ha vissuto 16 anni in Germania dal 1991 al 2006.

Lavoro in Italia: dal suo ritorno in Italia nel 2006 ha lavorato nel settore turistico

La frase: “In Italia non si riesce a trovare un lavoro che permetta di vivere”

L’INTERVISTA

Come avetea deciso di andare all’estero?

“In Italia non si riesce a trovare un lavoro che permetta di vivere – spiega Angela -. L’ultimo lavoro fatto era a tempo determinato nella reception di una struttura turistica, una condizione che non permette di prendere una casa in affitto perché dopo pochi mesi si è di nuovo disoccupati. Finito questo lavoro me ne avevano offerto un altro, sempre in una reception, con la paga di tre euro l’ora. In questa situazione abbiamo deciso di andare all’estero per trovare qualcosa di meglio.

“A me servono 1300 euro per vivere – aggiunge Roberto – perché ho un mutuo aperto quando guadagnavo 1400 euro al mese e adesso, dopo il fallimento dell’ultima azienda in cui alvoravo, si trovano lavori che permettono di guadagnare, se va bene, 1150 al mese. Questo significa lavorare per far vivere una banca e io non sono disposto a lavorare se non ci posso mangiare. Io ho fatto molti lavori diversi: commerciante, idraulico, poliziotto, carpentiere metallico. Però adesso in Italia non si riesce a trovare un lavoro con cui si vive. Per questo abbiamo deciso di venire qui, pur consapevoli che se riusciremo a trovare lavoro dovremo ripartire da cose che in Italia non avremmo fatto. Il problema però è che in Italia gli stipendi che si prendono sono inferiori al costo della vta reale”.

Perché avete scelto l’Australia?

“Innanzitutto perché si può doveva studiare l’Inglese e ci piaceva un posto al caldo - dice Angela -. Poi anche l’ufficio del lavoro ce la ha consigliata perché qui ci sono delle possibilità di costruirsi una vita migliore che in Italia”.

“Qua in Australia non è semplice rimanere – aggiunge Roberto – però è anche quello che offre le maggiori possibilità. Finito il corso di inglese cercheremo lavoro, se non riusciremo a rimanere, almeno sapremo l’inglese abbastanza bene da riuscire a vendersi in giro per il mondo. Sicuramente non torneremo nella zona Euro, almeno io, perché l’Euro non ha un padrone e dunque è in mano agli speculatori. Se un domani decidono di affamare le persone per il proprio profitto lo fanno, senza scrupoli. E io non sono disposto a rischiare in una situazione del genere.

 

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