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Controlli della polizia nelle campagne. Gambassino denunciato per impiego di manodopera clandestina. Trovato autocarro rubato a Lamporecchio

Continua senza sosta l’attività messa in campo dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Volterra per contrastare il fenomeno dei furti nei poderi e negli agriturismi che in quest’ultimo periodo stanno interessando anche la zona del volterrano.

Numerosi sono i controlli effettuati a titolo di prevenzione soprattutto nelle campagne e nelle zone più periferiche degli abitati, finalizzati ad appurare la presenza di persone d’interesse sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, svolti con la preziosa collaborazione della popolazione che ormai abitualmente avvertono subito l’ufficio della polizia di Stato di ogni auto o persona sospetta.

Mercoledì scorso l’attenzione è stata concentrata nella zona dei Fosci, lungo la strada che collega la frazione di Mazzolla con quella di Spicchiaiola. Durante i controlli sono state ispezionate alcune attività di taglialegna, in una delle quali sono stati trovati a lavorare tre persone di nazionalità albanese non in regola con la normativa sugli stranieri: due risultavano avere un permesso di soggiorno scaduto e mai più rinnovato, l’altro emergeva non averlo mai posseduto.

Rintracciato il datore di lavoro – anch’esso di nazionalità albanese – gli è stata chiesta contezza sulla presenza dei tre operai all’interno del cantiere, risultando poi esser stati tutti impiegati irregolarmente in contrasto sia con la normativa sull’immigrazione che su quelle che regolano le attività lavorative.

Il titolare dell’attività – T.B. di 26 anni residente a Gambassi Terme – è stato quindi denunciato per aver impiegato manodopera clandestina, reato previsto e punito dal Decreto Legislativo 286 del 1998 che contempla una punizione verso il datore di lavoro con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato, oltre alla cosiddetta “maxi-sanzione” prevista dal decreto Legge 12 del 2002 che infligge, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una multa che può variare dai 1.500 ai 12.000 euro, maggiorata di 150 euro per ciascuna giornata lavorativa prestata. I tre operai, al termine delle procedure di identificazione, sono stati accompagnati presso l’Ufficio Immigrazione per regolarizzare la loro posizione sul territorio nazionale qualora ne sussistano le condizioni.

Nella serata di ieri, invece, durante il turno di perlustrazione nelle campagne intorno la frazione di Villamagna, una Volante del Commissariato è intervenuta presso un podere per la segnalazione di un probabile furto in atto. Con l’arrivo dell’auto della polizia di Stato i malviventi si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce, lasciando però sul posto molto materiale che è stato poi sequestrato dai poliziotti, ma soprattutto senza portare a termine il ladrocinio.

Nel piazzale della colonica è stato rinvenuto un autocarro Isuzu usato dai delinquenti per giungere sul posto – risultato essere stato rubato a metà agosto a Lamporecchio – oltre a molto materiale da scasso tra cui una grossa smerigliatrice angolare, alcuni dischi di ricambio, un’enorme cesoia a mano, una piccozza, diversi scalpelli e barre in acciaio. Intensa quindi l’attività della polizia Scientifica sia sull’auto che sugli strumenti rinvenuti. Sono in corso indagini sia per risalire all’identità dei malavitosi che per risalire agli eventuali legittimi proprietari del materiale rinvenuto.

Il Commissariato di Pubblica Sicurezza invita calorosamente tutta la popolazione a collaborare nell’individuazione di persone, veicoli o situazioni sospette, segnalandole senza indugio alle utenze 113 o 0588-9201 della polizia oppure 112 o 0588-92300 dei Carabinieri, rammentando che, in caso di furto, è indispensabile non toccare nulla per non compromettere o vanificare il successivo lavoro della polizia Scientifica.

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