
Negli ultimi giorni si sono registrati sul territorio dell’Asl 11 alcuni casi di morbillo che hanno interessato bambini e adulti non vaccinati e che destano qualche preoccupazione in considerazione dell’alta contagiosità della malattia e del serio rischio di complicanze anche gravi.
Il 27 settembre si sono presentati all’ospedale di Empoli tre persone (una donna e due suoi bambini), accusando febbre, malessere generale ed eruzione cutanea. Il quadro clinico e gli esami di laboratorio hanno confermato la diagnosi di morbillo, ma non si è reso necessario il ricovero. Dall’inchiesta epidemiologica effettuata dall’unità operativa igiene e sanità pubblica dell’Asl 11 è emerso che nella stessa famiglia, nelle settimane precedenti, si erano verificati altri tre casi, di cui uno ha necessitato il ricovero in un ospedale di altra Asl. Sono stati, inoltre, segnalati alcuni altri casi in persone, bambini e adulti, che hanno avuto contatti con la famiglia. In totale, i casi notificati e segnalati al Ministero della Salute sono 6 (un adulto e cinque bambini tra i 5 e i 16 anni), tutti residenti nel comune di Montopoli Valdarno, ma il numero stimato è almeno il doppio. Tutte le persone ammalate sono risultate non vaccinate. L’Asl 11 mantiene la sorveglianza sulle scuole frequentate dai bambini (scuola primaria di Marti e materna di Casteldelbosco), anche se quasi tutti gli alunni risultano regolarmente vaccinati: in ogni caso i medici e pediatri di zona sono stati avvisati per segnalare eventuali nuovi casi.
Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, il morbillo è una malattia che può provocare complicazioni anche gravi, tanto che è in atto un piano nazionale, recentemente aggiornato, che ha l’obiettivo ambizioso di eliminare completamente dall’Italia questa malattia. Tra le complicanze più gravi del morbillo figurano l’otite media (7%), la polmonite (6%), l’encefalite acuta (0,1% dei casi), che in circa ¼ dei casi può lasciare danni neurologici e sensoriali. Nei paesi industrializzati, circa 1 caso di morbillo su 3000 provoca la morte, per le complicanze respiratorie e l’encefalite. Un’altra temibile anche se molto rara complicanza del morbillo è inoltre la Panencefalite Subacuta Sclerosante (PESS), che può comparire anche diversi anni dopo l’infezione provocando deterioramento intellettivo, convulsioni e anomalie motorie, e che porta alla morte nell'arco di 1-3 anni.
Nell’Asl 11, grazie alle alte coperture vaccinali raggiunte nell’infanzia (circa il 95% dei soggetti di età inferiore ai 15 anni risulta vaccinato con almeno una dose, e circa il 90% dei ragazzi tra i 7 e i 15 anni ha completato il ciclo di due dosi), i casi di morbillo si sono progressivamente ridotti e in alcuni anni non è stato segnalato nessun caso. Purtroppo, però, un calo di copertura vaccinale registrato negli ultimi due anni nei bambini, unito alla presenza di adulti ancora suscettibili (cioè che non hanno avuto la malattia né sono stati vaccinati), fanno sì che possano ancora verificarsi casi isolati o piccole epidemie che possono colpire le persone non vaccinate.
È, quindi, importante vaccinare i bambini quando è il momento, senza ritardi ingiustificati: la prima dose è raccomandata tra i 13 e i 15 mesi di età, la seconda tra i 5 e i 6 anni. Altrettanto importante è anche identificare e vaccinare tutti gli adulti di qualsiasi età che non abbiano ricordo di aver già avuto il morbillo, e che non siano già stati vaccinati.
La vaccinazione è sempre gratuita a tutte le età. Il vaccino si è dimostrato sicuro in quanto gli effetti collaterali importanti sono molto rari, e vaccinarsi è di migliaia di volte più sicuro rispetto al rischio delle complicanze della malattia. A tale riguardo si sottolinea che non vaccinare i bambini seguendo teorie scientificamente dimostratesi errate circa presunti danni derivanti dalla vaccinazione, espone il bambino stesso e la collettività tutta a gravi rischi.
La letteratura scientifica accreditata, con oltre 20 studi condotti in Europa e Stati Uniti, ha confermato l’assenza di qualsiasi correlazione tra gravi problemi di salute e vaccinazione, ma purtroppo le teorie “antivaccinali” continuano a circolare, sia su internet che su pubblicazioni (riviste e libri) prive di validazione scientifica. Nel frattempo, le epidemie di morbillo, nel mondo, continuano a provocare danni oggi assolutamente evitabili.
Per i bambini l’Asl provvede alla vaccinazione mediante invito recapitato direttamente a casa, mentre gli adulti possono presentarsi a tutti i centri vaccinali. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.vaccinarsi.org o rivolgersi al proprio pediatra o all’unità operativa igiene e sanità pubblica di Empoli, tramite il centralino dell’Asl 11 05717051.
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