
“La cultura è la più grande energia. Tutte le società oggi stanno cercando nuove risorse per uno sviluppo sostenibile e inclusivo e a lungo termine. Io credo che i paesi debbano investire nella cultura con la stessa determinazione con cui investono nelle risorse energetiche e nelle nuove tecnologie. Firenze, città simbolo dell’umanesimo, dimostra come un impero possa costruirsi sull’economia ma ciò che alla fine rimane è sempre la cultura”. Sono le parole di Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco oggi a Firenze all’apertura del terzo Forum Mondiale dell’Unesco alla presenza di Dario Nardella, sindaco di Firenze; Sara Nocentini, assessore alla cultura della Regione Toscana e Dario Franceschini, Ministro della cultura del governo italiano. “In Europa - ha detto Bokova - le difficoltà che molti paesi stanno attraversando non sono solo economiche ma anche sociali e serve ritrovare un motore di coesione e in questo senso la cultura offre delle risposte. Infatti non è un caso che in Europa molti paesi abbiano puntato sulla cultura per uscire dalla crisi come Spagna, Irlanda, Islanda e altri”. “Questi esempi mostrano che in momenti difficili niente è impossibile per un paese quando è sicuro di sé e questa fiducia arriva dalla cultura, dalla coscienza dei propri successi passati e dalla propria diversità culturale che offre nuovi modi di reinventarsi”. “La cultura è il petrolio dei paesi ricchi di storia e talenti: in una economia della conoscenza chi sceglie di investire in questo sceglie di investire nel futuro”.
“Il governo italiano conferma tutto il suo appoggio all’operato dell’Unesco - ha detto Dario Franceschini, Ministro della cultura del governo Italiano -. Gli investimenti nella cultura sono uno degli strumenti per uscire dalla crisi. La cultura deve essere un veicolo di dialogo nel mondo e non può essere valutata solo sulle logiche di mercato. Non è solo conservazione del patrimonio ma anche investimento sui talenti, sulla creatività e sulla contemporaneità. Sono convinto che la carta di Firenze sarà un documento che contribuirà al semestre europeo della cultura”.
“Mi auguro che col sostegno del governo italiano – ha detto Nardella - possa nascere qui un centro di discussione, di analisi, di studio, delle moderne discipline di valutazione dell’industria economica e dello sviluppo sostenibile. Mi auguro che la dichiarazione finale del forum tenga conto di questa proposta, ma soprattutto degli intendimenti della direttrice Irina Bokova di far progredire le nostre popolazioni”. “Se c'è un insegnamento che questa città – ha detto Nardella - lascia a voi che cominciate questo Forum è l'obiettivo di non essere dei semplici replicanti dei nostri predecessori, ma di essere ispirati dal costruire nuovi modelli, di rompere le regole del passato, proprio come il David di Michelangelo o il Perseo che taglia la testa di Medusa. Come sindaco di Firenze offro all’Unesco tutta la conoscenza che questa città è in grado di mettere a disposizione con la sua università, con le sue istituzioni culturali, tutto il prestigio della sua storia".
"La cultura può e deve essere una risposta importante – ha detto Nocentini - ad un rilancio sostenibile dello sviluppo, nel rispetto dell'ambiente, dei rapporti sociali e del lavoro. Ma richiede investimenti, perché è la chiave per l'educazione dei nostri figli, per formare professionisti e tecnici che ne supportino i tanti rami d'intervento, per la crescita della qualità di servizi che la rendano fruibile con semplicità nella quotidianità della vita di tutti noi". "E' con orgoglio che la Regione Toscana ha partecipato all'organizzazione di questo importante appuntamento - ha aggiunto l'assessora che portava il saluto del presidente Enrico Rossi -, consapevole ad esempio di quanto sia stretto oggi il legame tra la cultura e un turismo che non può essere abbandonato a pure forme di consumo, ma deve essere indirizzato ad una fruizione condivisa e consapevole. La Toscana dei sette siti mondiali dell'umanità riconosciuti dall'Unesco - di cui cinque sono centri storici, uno è il sito seriale delle ville e dei giardini medicei e infine uno paesaggistico in Val d'Orcia - conosce la responsabilità di conservare in modo vivo e vissuto. Per questo pone al centro della propria azione il legame tra cultura ed economia dei suoi territori, che oggi si realizza quasi in contemporanea con questo evento internazionale con la prima settimana dedicata alla cultura della Toscana".
Nocentini: "Cultura motore di crescita e sviluppo sostenibile"
"La cultura può e deve essere una risposta importante ad un rilancio sostenibile dello sviluppo, nel rispetto dell'ambiente, dei rapporti sociali e del lavoro. Ma richiede investimenti, perché è la chiave per l'educazione dei nostri figli, per formare professionisti e tecnici che ne supportino i tanti rami d'intervento, per la crescita della qualità di servizi che la rendano fruibile con semplicità nella quotidianità della vita di tutti noi". Così l'assessora alla cultura a al turismo della Regione Toscana Sara Nocentini ha salutato gli ospiti del Terzo Forum mondiale dell'Unesco a Firenze, dedicato alla cultura e all'industria culturale.
"E' con orgoglio che la Regione Toscana ha partecipato all'organizzazione di questo importante appuntamento – ha aggiunto l'assessora che portava il saluto del presidente Enrico Rossi -, consapevole ad esempio di quanto sia stretto oggi il legame tra la cultura e un turismo che non può essere abbandonato a pure forme di consumo, ma deve essere indirizzato ad una fruizione condivisa e consapevole. La Toscana dei sette siti mondiali dell'umanità riconosciuti dall'Unesco - di cui cinque sono centri storici, uno è il sito seriale delle ville e dei giardini medicei e infine uno paesaggistico in Val d'Orcia – conosce la responsabilità di conservare in modo vivo e vissuto. Per questo pone al centro della propria azione il legame tra cultura ed economia dei suoi territori, che oggi si realizza quasi in contemporanea con questo evento internazionale con la prima settimana dedicata alla cultura della Toscana".
“Mi auguro che col sostegno del governo possa nascere in città un Centro di discussione, analisi e studio delle moderne discipline di valutazione dell’industria economica e dello sviluppo sostenibile”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento, intervenendo alla cerimonia ufficiale di apertura del Forum Unesco sulla cultura e le industrie, che si terrà in città fino a sabato e a corredo del quale l’amministrazione comunale ha organizzato un ricco programma di iniziative e attività rivolte alla cittadinanza tra cui l’Open Day al Forte Belvedere domenica, quando è previsto l’accesso gratuito per tutti al Forte e alla mostra ‘Giuseppe Penone. Prospettiva vegetale’ dalle 10 alle 20.
Alla cerimonia di apertura del Forum, preceduta dal saluto inaugurale eseguito dalla Filarmonica Rossini sull’Arengario di Palazzo Vecchio, erano presenti anche la direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova, il ministro italiano dei Beni e Attività culturali Dario Franceschini, il sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro e l’assessore regionale alla Cultura Sara Nocentini.
“Come sindaco di Firenze offro all’Unesco tutta la conoscenza che questa città è in grado di mettere a disposizione con le sue Università, i suoi Istituti culturali - ha aggiunto Nardella -, tutto il prestigio della sua storia e tutto il desiderio di contribuire all’evoluzione della società, in Italia e nel mondo, perché si possano definire dei criteri moderni, nuovi, oggettivi di misurazione della qualità dello sviluppo sostenibile nel mondo.
Perché non si parli soltanto della potenza economica dei Paesi ma si parli anche della potenza culturale che è più profonda, più ricca e riesce perfino a condizionare e orientare lo sviluppo economico, come ci insegnano i nostri antenati”. “Penso che siano maturi i tempi, in un momento di grande crisi economica non solo per il nostro continente, perché non si utilizzi soltanto il denaro come metro di valutazione del benessere delle popolazioni e del prestigio degli Stati - ha continuato -. Mi piacerebbe che prima del deficit economico noi tutti parlassimo del deficit culturale, educativo e di pace che c’è nel mondo. Mi piacerebbe che prima di utilizzare il Pil guardassimo al prodotto culturale che come oggi Firenze testimonia attraversa generazioni ed epoche. Mi piacerebbe che le differenze culturali riuscissero a vincere contro le omologazioni dettate da un appiattimento dei modelli di consumo e di sviluppo economico non sostenibile. La crisi economica è prima di tutto una crisi culturale”.
“La storia di Firenze è la storia di una città che ha sempre messo in discussione le regole dello status quo, che non si è mai accontentata di vivere da replicante ciò che le generazioni del passato hanno costruito - ha proseguito il sindaco Nardella -. E se c’è un insegnamento che la nostra città lascia a tutti noi, a voi che cominciate questo Forum, è proprio l’obiettivo di non essere, noi generazioni del presente, dei semplici replicanti dei nostri predecessori ma di essere sempre ispirati nell’azione, nel dialogo, nel confronto, dal desiderio di costruire nuovi modelli, di rompere le regole del passato”. “Per questo ritengo che questo Forum possa essere davvero foliero di progetti - ha concluso Nardella -, idee e azioni, puntando sulla cultura come volano di creatività e di investimenti, come volano di pace e sicurezza, come tratto distintivo di un modello di sviluppo sostenibile, come energia nella ricerca scientifica e tecnica poiché questi due ambiti non sono tra di loro separati”.
Si è aperto oggi il Forum mondiale Unesco sulla cultura e le industrie culturali e tra le numerose iniziative collaterali organizzate dall’amministrazione comunale c’è stata anche l’esibizione del Coro filippino della Comunità di San Barnaba, che si è tenuta al Palagio di Parte Guelfa.
All’esibizione erano presenti l’assessore alle Relazioni internazionali Nicoletta Mantovani, il Console Fabio Fanfani e una numerosa rappresentanza della comunità filippina guidata dalla presidente della Confederazione della Comunità filippina in Toscana Divina Capalad.
“Cogliendo l’occasione del Forum mondiale Unesco - ha detto l’assessore a Cooperazione e Relazioni internazionali -, abbiamo pensato che fosse importante coinvolgere le comunità straniere residenti a Firenze per poter dare loro la possibilità di rappresentare la propria cultura che è elemento distintivo e di unione dei popoli”. “La Comunità filippina - ha concluso Mantovani - ha colto con entusiasmo il nostro invito e con il cuore che li contraddistingue, ha eseguito un concerto di canzoni sacre esprimendo la loro spiritualità”.
Gli eventi collaterali al Forum Unesco proseguiranno anche domani: dalle 18 alle 20 sempre al Palagio di Parte Guelfa si terrà un evento organizzato dal Consolato del Messico a Firenze dedicato alla storia del cioccolato dai Maya alla Toscana dei Medici con musica messicana dal vivo e assaggi di pregiati cioccolatini di produzione fiorentina e toscana.
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
- L’inaugurazione del forum dell’Unesco a Firenze
Fonte: Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro