Sindaci allo specchio, parla Mirko Terreni: "È un comune che va costruito, ma vinceremo i campanilismi"

Mirko Terreni, ex sindaco di Lari e ora candidato alla carica di primo cittadino del nuovo comune di Casciana Terme Lari per il centrosinistra

Mirko Terreni è il 28enne sindaco del nuovo comune Casciana Terme Lari. 'Nuovo' perché, assieme a Crespina-Lorenzana, nasce dalla fusione delle due amministrazioni avvenuta proprio quest'anno. Terreni ha ricoperto a Lari il ruolo di assessore a bilancio, sport e politiche giovanili dal 2009 al 2011, e in seguito è diventato 'l'ultimo primo cittadino' di Lari dal 2011 al 2013.

La legislazione è stata interrotta proprio per la fusione, sancita dal referendum del 6 e 7 ottobre 2013. La coalizione che lo ha sostenuto durante le elezioni amministrative dello scorso maggio, unita sotto il nome Lista democratici, riformisti e progressisti - Centrosinistra per Casciana Terme Lari, ha ottenuto il 45,86 % dei voti.

A Terreni abbiamo chiesto come si lavora da sindaco del dopo-fusione, le particolarità del nuovo territorio e le opere in corso.

Sindaco Terreni, cosa cambia tra l'essere il sindaco di Lari e ora essere quello di Casciana-Lari?

Sono due cose totalmente differenti. Il nostro è un comune che va costruito, così come pure l'identità. E ovviamente ci vuole più impegno, e del lavoro molto più approfondito. L'aspetto positivo è che adesso abbiamo più risorse, meno vincoli per il patto di stabilità rispetto a Lari (perché per i primi 3 anni di un comune unito non è necessario sottostare a questo vincolo).

E i cittadini come vedono questo nuovo corpo politico?

I cittadini la pensono in maniera positiva, d'altronde l'hanno votata loro questa fusione. C'è voglia di dare un nuovo sviluppo, ci sono anche timori e campanilismi ma stiamo lavorando anche per vincerli.

 

Quali sono i problemi più grandi o complessi con cui state avendo a che fare?

Ci sono dei problemi legati agli investimenti, alla viabilità, ma quello che mi sta più a cuore è il lavoro. Nonostante la nostra provincia sia un'isola felice, il problema delle opportunità di lavoro rimane. La particolarità del nostro territorio, che rende interessante la fusione, è che abbiamo qualcosa da dire in tutti i settori produttivi: chimica, manifattura, agricoltura, turismo. In sostanza siamo presenti in tutti i settori.

E non è più complicato riuscire a destinare fondi e finanziamenti in tutti e tre piuttosto che in uno solo^

No, non lo è. Quando si investe si cresce su tutti i settori, anche se è necessario un grande lavoro.

L'impegno con i cittadini per un comune più grande sicuramente sarà maggiore?

Sì, richiede un grande impegno di tempo, e ci sono anche tante aspettative da parte dei cittadini, una gran voglia per tutti di rimettersi in discussione. Dal punto di vista personale questo mi stimola molto.

Se la sentirebbe di consigliare un processo di fusione anche ad altri comuni?

Mi sento di consigliare per i comuni minori di mettere la testa in un progetto di fusione. Per come si sta evolvendo il paese credo che non ci sia molta alternativa, anche nella riorganizzazione generale dello stato. Se queste cose si sanno gestire, bene. Se si subiscono, non si cambia.

Per quanto riguarda la situazione dell'Unione Valdera e le polemiche di questi ultimi mesi?

A me spetta solo valutare i miei territori. In generale, sulle polemiche dobbiamo farci carico e approfondire la situazione della Valdera. Sicuramente c'è la consapevolezza del fatto che l’unità della Valdera e un governo integrato portino valore e vantaggio per tutti. Nessuno mette in dubbio la necessità di un governo insieme.

Quali sono le grandi opere realizzate?

A oggi sono stati fatti interventi di sistemazione su tutti gli edifici scolastici del comune. Devono essere fatti quelli di realizzazione del polo scolastico di Casciana Terme e il completamento delle scuole sul territorio dell'ex comune di lari. Per le famiglie abbiamo ridotto il costo dei servizi di mensa scolastica, che è partita questa settimana. A livello interno abbiamo ridotto i funzionari di vertice da 6 a 4.

E gli interventi futuri?

Ci sono degli interventi di investimento partiti da poco: il rifacimento dei marciapiedi a Casciana e tutto un piano da 550mila euro per le asfaltature. Per ora siamo qui.

Rapporto coi cittadini: cosa avete in programma?

Faremo dall’autunno un costante giro nei centri abitati del comune, per mantenere un contatto tra amministrazione e territorio, che è fondamentale anche in questo percorso. Il decentramento sui servizi è già attivo, abbiamo 3 sportelli sul territorio. Inoltre la sede comunale dovrà 'crescere' a livello di orari e servizi, c’è bisogno e stiamo lavorando sulla semplificazione negli approcci dell’amministrazione verso i cittadini.

Nel progetto di fusione ci sono state delle grosse difficoltà?

In realtà il processo per arrivare alla fusione è molto agevolato. Di questo ancora ringrazio la Regione e la prefettura per il loro aiuto. Non cambierei niente di quello che c’è adesso e del processo che è stato intrapreso.

L'unica richiesta, che feci anche a suo tempo, è l'eliminazione del commissariamento. Non è una questione personale, perché il commissario ha condotto un lavoro eccellente, ma perché il lavoro del sindaco è diverso da quello del commissario, l’approccio alle cose è diverso. C’è bisogno di una guida forte proprio nel momento clou. Bisogna tenere il contatto con il cittadino. E nel momento più delicato si va a togliere questa figura importante.

Elia Billero

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