Martedì, 24 settembre, una delegazione del M5S Empolese Valdelsa si è recata presso il presidio dei lavoratori Shelbox insieme al Deputato 5 Stelle Samuele Segoni per raccogliere direttamente informazioni sullo stato delle vicenda.
Un confronto sereno e costruttivo, mediato efficacemente da Massimo Simoncini a cui va il nostro ringraziamento, dal quale abbiamo percepito il morale veramente basso dei lavoratori, provati da oltre 20 mesi di presidio e dalla incresciosa vicenda Di Lauro, piena di promesse che si è concretizzata nel nulla. Doveroso fare un riassunto sulla Crisi Shelbox, una crisi che nulla ha a che vedere con il momento sicuramente drammatico che sta vivendo l'economia italiana. Difficoltà quelle di Shelbox infatti imputabili solo ad una cattiva gestione da parte della proprietà, in modo particolare ad uno sventurato investimento sul mercato francese, che ha prodotto oltre 30 milioni di euro di debito; pur avendo nell'anno del fallimento (2013) un incremento degli ordini del 10% rispetto all'anno precedente, dettaglio non da poco indicativo di come il prodotto Shelbox funzionasse.
Dal 6 maggio 2013, data della dichiarazione di fallimento, abbiamo assistito ad una lunga sfilata di figure istituzionali di ogni livello, fino anche a scomodare il vice presidente del Senato Valeria Fedeli del Partito Democratico. Passerelle senz'altro mediaticamente importanti, alle quali purtroppo non è seguito alcun risultato concreto.
L'unico spiraglio che ha fatto sperare è stato l'interessamento dell'ingegner Di Lauro iniziato nel marzo di quest'anno e sfumato nel nulla all'indomani delle elezioni europee esattamente alla scadenza della cassa integrazione (6 settembre), decretando il licenziamento e la messa in mobilità di 108 lavoratori. Vogliamo ricordare anche come l'On, Senatrice Cantini si sia spesa sulla Shelbox con parole rassicuranti, come quando dichiarava: <<Riattivare lo stabilimento, questo è il nostro obiettivo. Dopo le vicissitudini dell’ultimo anno non possiamo più permetterci di far passare altro tempo>> (10 gennaio 2014).
Ci chiediamo cosa sia mancato a chi amministra Comune, Provincia, Regione ed esprime l'attuale Primo Ministro, sicuramente non gli strumenti o la continuità politica. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo preso l’impegno preciso con i lavoratori di non far calare l’attenzione sulla vicenda, adesso che le campagne elettorali sono concluse. Con un ulteriore impegno a coinvolgere, soprattutto in Parlamento, tutti i soggetti competenti per trovare una soluzione, più congrua possibile con le capacità produttive e le professionalità rimaste nell’azienda.

Fonte: MoVimento 5 Stelle Empolese Valdelsa