«Sto assistendo ad un trailer che questa estate più volte mi ero visto in sogno, finendo con il perdere il sonno»: così il segretario provinciale della Cisl Gianluca Federici commenta il pronunciamento di Enac (Ente nazionale aviazione civile) sull’allungamento a 2.400 metri della pista del Peretola.
I numeri non tornano
Federici mostra uno studio che cozzerebbe con i numeri forniti nei giorni scorsi da Enac: con una pista di 2.400 metri dotata di via di rullaggio, Peretola entrerebbe potenzialmente in competizione con il Galilei. Sì, perché anche gli aereomobili della classe Full C – tra cui la famiglia Boeing 737 da 130 fino a 190 passeggeri e Airbus 319/320/321 da 140 a 220 passeggeri – avrebbero possibilità di manovra al Peretola.
La nuova capacità operativa dello scalo fiorentino risulterebbe di circa 7 milioni di passeggeri l’anno e non i 4,5 o 5 milioni che pronosticano i tecnici di Enac.
Tutto bene se l’ ampliamento del Peretola, che si annuncia finanziato con denaro pubblico, non rischiasse di penalizzare lo scalo aeroportuale pisano (che dovrà, invece, autofinanziarsi il suo piano di sviluppo, una volta approvato).
La prospettiva
«Insomma, stiamo assistendo ad una gara impari - commenta il segretario provinciale della Cisl. Non ne facciamo una questione di campanilismo, ma di giustizia. E se più volte siamo intervenuti su questa vicenda è perché anche per il futuro vorremmo che tutti i posti di lavoro in Sat fossero mantenuti e, che, anzi, si aprissero nuove opportunità per i giovani del territorio».
E adesso? «Una parola – osserva Valerio Russo, coordinatore provinciale di Fit/Cisl - dovrà pur darla la Regione Toscana, che nel suo Piano di indirizzo territoriale aveva parlato di una pista del Peretola non più lunga di duemila metri. Una soluzione, questa, più equilibrata, che avrebbe permesso allo scalo fiorentino di potenziare la sua vocazione di scalo per turismo d’élite, e a quello pisano di continuare a battere la strada dei low cost».
Quelle frasi pronunciate da Rossi
«Il 23 ottobre di un anno fa il governatore Enrico Rossi – conclude Gianluca Federici - dichiarò alle agenzie di stampa: “la pista dell’aereoporto o sarà di duemila metri o non sarà, come d’altra parte avevamo concordato con Enac, la quale ci aveva pure scritto che quella lunghezza andava bene”. Speriamo che non abbia cambiato idea: in fondo l’ultima scena del trailer che mi ero fatto può essere sempre cambiata. In questo modo anch’io riacquisterei il sonno».
Fonte: Gianluca Federici, segretario provinciale della Cisl di Pisa