
I centri per disabili dell’Asl 11 continuano a incassare meritati riconoscimenti per le attività in cui sono impegnati i loro ospiti.
Per gli utenti e gli operatori del centro diurno disabili Arco in Cielo di Montelupo Fiorentino una grande soddisfazione è arrivata dal Festival del Cinema Nuovo, che ha selezionato il loro cortometraggio, fra i 100 pervenuti, ammettendolo alla fase finale del concorso.
Il Festival del Cinema Nuovo, giunto ormai alla nona edizione, è un concorso internazionale di cortometraggi interpretati da disabili di comunità, centri diurni e residenziali e associazioni di volontariato. Nei cortometraggi i disabili non interpretano se stessi mettendo in scena le loro problematiche, ma sono attori protagonisti di storie comiche, romantiche, poliziesche e di vario altro genere.
Gli ospiti del centro Arco in Cielo hanno realizzato, grazie al supporto degli operatori della Cooperativa Colori e del regista Adamo Antonacci, il cortometraggio “Stefy Manetta e il grido nella notte”, che verrà premiato e sarà proiettato giovedì 16 ottobre prossimo al Cinema Teatro Argentia di Gorgonzola a Milano.
La giuria del Festival ha valutato i prodotti realizzati in base a determinati criteri: essere vera fiction, originalità del soggetto, location della storia, tecnica di ripresa e montaggio, audio e colonna sonora, ritmo adeguato di narrazione, numero e gravità degli attori disabili e loro protagonismo.
“Nel susseguirsi delle edizioni del Festival la qualità dei cortometraggi è nettamente migliorata: ogni filmato evidenzia passione e creatività e, spesso, anche notevole professionalità. Ma, in particolare, in ogni filmato, emoziona l’intensità delle espressioni irripetibili e la voglia di fare cinema dei vostri/nostri attori – ha spiegato il dottor Romeo Della Bella direttore del Festival - Spero che l’aver partecipato al Festival vi sia da stimolo per continuare nell’utilizzazione della tecnica cinematografica come mezzo di espansione creativa-emotiva, come esperienza di integrazione gratificante e, a volte, anche terapeutica, per i nostri giovani”.
Fonte: Azienda Usl 11 - Empoli
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