A Cesena i primi gol azzurri. Ma per vincere manca ancora qualcosa

cesena empoli

Dopo due sconfitte amare, arriva al Manuzzi il primo punto in classifica. Un pareggio meritato e giusto che ripaga gli uomini di Sarri per tutte le fatiche spese e la qualità di gioco espresso in campo.

Gli uomini di Bisoli scendono in campo con il 4-3-3, volto a contenere le trame offensive dell'Empoli ed attaccare con ripartenze veloci. Nella prima parte del match è l'Empoli ad avere in mano il pallino del gioco, riuscendo a rendersi pericolosa anche su calcio da fermo. Alla metà del primo tempo Bisoli azzecca la scelta vincente alzando Renzetti sulla linea dei centrocampisti, passando dunque a un 3-5-2 che mette in seria difficoltà gli azzurri. Sulle ripartenze i centrocampisti bianconeri sono bravi a ribaltare velocemente il fronte di gioco. Ed è proprio una situazione di questo tipo a far scaturire il vantaggio del Cesena al 29'. Defrel con il sinistro trova Brienza che nell' uno contro uno salta Hysaj e calcia in porta. Dopo un serie di batti e ribatti Marilungo insacca. Gli uomini di Sarri accusano il colpo e il Cesena ne approfitta. Al 32' arriva il raddoppio con un tiro dalla distanza di Defrel. Tutto nasce da un palla persa a centrocampo, che permette a Defrel di puntare la difesa scoperta. Nella ripresa l'Empoli parte subito forte dimostrando di essere una squadra con carattere. Dopo dieci minuti, in seguito ad una triangolazione all'interno dell'area di rigore, Verdi viene atterrato dall'ex Lucchini e l'arbitro fischia rigore. Tavano non sbaglia dagli undici metri e la partita è riaperta. In questa fase del match i biancoazzurri sembrano avere più benzina degli avversari e infatti trovano la rete del pari con Rugani, che segna in mischia. Un gol meritato che avvalora la prestazione del talento azzurro, in grado di dominare sulle palle alte in entrambe le aree di rigore. Nel finale l'ultimo sussulto è del Cesena che su una punizione dalla trequarti sfiora il gol.

UN COPIONE GIA' SCRITTO

I dati del possesso palla (36 % il Cesena, 64 % l'Empoli) e dei passaggi riusciti (235 a 476) ci raccontano un match dominato in gran parte dagli uomini di Sarri. L'Empoli ha compiuto più del doppio dei passaggi nella trequarti offensiva del Cesena (114 completati su 179), e ha dimostrato di avere ottime qualità di palleggio.

Bisoli ha impostato la fase di non possesso della squadra per difendere le zone centrali, dove gli uomini di Sarri prediligono giocare, lasciando più spazi sulle corsie laterali. Tutti i giocatori bianconeri partecipano alla fase difensiva, rientrano sotto la linea della palla, facendo densità davanti alla propria area di rigore. I nostri avversari conoscono bene le caratteristiche dell'Empoli: preferiscono concedere più spazio sugli esterni, ma difendere bene la zona centrale.

cesena empoli difesa

Questo ha permesso, a dispetto della partita con la Roma, ad Hysaj e Mario Rui di partecipare maggiormente alla manovra offensiva. Tuttavia le caratteristiche delle nostre punte non ci permettono di essere particolarmente pericolosi sulle palle aree. Dunque, anche quando hanno la possibilità di arrivare al cross, i due terzini azzurri preferiscono dialogare con gli interni di centrocampo per cercare di sfondare nella zona centrale.

hysaj cesena

Nel grafico si nota come la maggioranza dei passaggi effettuati dal terzino albanese sono corti e diretti al centrocampista più vicino. Questo, anche perché, le caratteristiche dei nostri attaccanti non verrebbero esaltate da eventuali cross dal fondo o dalla trequarti.

Dall'altra parte il Cesena si rende pericoloso grazie a ripartenze veloci. Nell'azione del secondo gol Defrel riceve un passaggio lungo alle spalle di Croce e Valdifiori. L'esterno controlla e  punta la retroguardia azzurra, la quale non ha più la protezione del centrocampo, appena saltato. La linea difensiva di Sarri indietreggia per non concedere un eventuale passaggio filtrante.  La sua bravura nel calciare e l'incertezza di Sepe fanno il resto.

cesena gol defrel

Defrel riceve palla sulla trequarti alle spalle di Valdifiori.  La difesa scappa per difendere su un eventuale filtrante.

Matteo Amerighi e Stefano Corsini

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