
Il Dr. Vincenzo Nardini, direttore dell’Unità operativa di Anatomia patologica 2 dell’Aoup, è stato identificato come referente per l’Anatomia patologica dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto del Ministero della Salute sul monitoraggio della mortalità materna (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_629_allegato.pdf).
Tale progetto si propone di definire e sperimentare un modello di sorveglianza attiva della mortalità materna in alcune regioni italiane, distribuite sull'intero territorio nazionale, e validarne l’efficacia nel produrre rilevazioni affidabili, monitorando e raccogliendo le informazioni utili a prevenire i decessi materni evitabili, anche attraverso l’incrocio dei data-base fra le schede di morte Istat e le schede di dimissioni ospedaliere (https://www.ars.toscana.it/it/progetti/genere/199-sorveglianza-della-mortalita-materna-progetto-pilota-in-regioni-del-nord-centro-e-sud-italia.html)
Tale necessità nasce dall’evidenza della forte sottostima del rapporto di mortalità emersa attraverso lo studio di archivi diversi, e pertanto ha come obbiettivo quello di disporre di dati affidabili e di qualità riguardo a un importante indicatore di esito della salute della donna qual è la mortalità materna.
A tal fine, il Ministero della salute ha individuato medici ostetrico-ginecologi ed anatomo-patologi con particolare esperienza nel campo della patologia della gravidanza.
Per l’Anatomia patologica gli obiettivi generali sono, da un lato, di sensibilizzare i professionisti sanitari che assistono le donne durante il percorso nascita, a richiedere l’esame autoptico in caso di morte materna e di promuovere l’appropriatezza dell’esecuzione e refertazione dell’esame autoptico in caso di morte materna. Dall’altro di valutare collegialmente i singoli casi verificatisi nella Regione di riferimento. Il progetto avrà coprirà un periodo di sorveglianza di due anni, al termine dei quali è prevista una pubblicazione dei risultati.
Fonte: Aoup Pisa
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