Siglato lunedì scorso, il 22 settembre, un accordo fra la Direzione dell’Azienda sanitaria di Firenze e le RSU e le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto (CGIL FP, CISL FPS, UIL FPL), finalizzato all’apertura del percorso fisiologico nel Punto nascita dell’ospedale dell’Annunziata.
L’accordo prevede che l’incremento delle 5 unità ostetriche previsto nel 2015 e finalizzato all’implementazione del Centro, venga anticipato, avviando subito le procedure di assunzione per mobilità interaziendale, senza che vengano richieste ulteriori risorse di personale all’apertura almeno per tutto l’anno 2015.
È inoltre previsto che il progetto di realizzazione del nuovo Centro preveda una revisione del modello organizzativo attuale da sviluppare attraverso il coinvolgimento multiprofessionale del Dipartimento materno-infantile, la formazione del personale coinvolto e la condivisione di nuovi percorsi di interazione con la rete dei servizi consultoriali.
Con l’accordo viene infine accolta la proposta di ripristinare la presenza della 5 unità ostetrica nel turno notturno «come prima azione di avvio del nuovo modello organizzativo e assistenziale, sempre più orientato allo sviluppo della fisiologia, nell’intento di mantenere il clima collaborativo e di partecipazione degli operatori».
La maternità di Ponte a Niccheri che vanta una lunga tradizione nel campo del rispetto della fisiologia della gravidanza e del parto è stata infatti scelta per la nascita di un Centro nascita a gestione ostetrica (Midwife – led Birth Center).
Già ora il 20% dei circa 1.300 parti che vengono fatti alla maternità di Ponte a Niccheri sono condotti, salvo necessità, dall’ostetrica senza il ricorso del medico. La percentuale è ancor più elevata – grosso modo il 30% – all’ospedale di Borgo dove di parti se ne fanno 450 circa all’anno, avendo scremato da questo numero tutti quelli che comportano difficoltà e vengono dirottato in centri più grandi, in particolare a Torregalli dove l’Azienda sanitaria ha concentrato le gravidanze ad alto rischio. Qui, al nuovo San Giovanni di Dio, dei circa 1.900 parti eseguiti nel 2013, la percentuale dei parti gestiti in autonomia dalle ostetriche è stato del 10%.
Insomma, dei 3.650 parti effettuati lo scorso anno nei 3 centri nascita della Asl 10 quasi 600 sono stati a conduzione esclusivamente ostetrica. Così l’Azienda sanitaria di Firenze intende garantire alle donne la possibilità di scegliere consapevolmente quale percorso fare, nella sicurezza di avere ovunque l’intera gamma di assistenza necessaria.
Il nuovo centro potrebbe entrare a pieno in funzione nella prima metà dell’anno prossimo. È già stata avviata la progettazione dei circa 310 metri quadrati che ospiteranno 3 stanze, di circa 30 mq ciascuna e dotate anche di vasca, che accoglieranno le coppie durante la degenza, fino a 48 ore dopo il parto.
Il progetto potrebbe essere completato entro la fine dell’anno, e prevede la ristrutturazione dell’intera area, sia delle sale parto che del centro nascita a gestione ostetrica, con un investimento programmato in 1.400.000 euro.