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Vigili del Fuoco, le proposte di un 'addetto ai lavori' per il miglioramento del servizio

Fabio Ulivelli

Riportiamo alcune delle proposte di Fabio Ulivelli, vigile del fuoco del comando di Firenze, per il personale permanente VVF italiano.

1)      Non piu’ rinviabile il requisito del diploma di 5 anni di Scuola Superiore per partecipare al concorso di ingresso; questo per rimanere competitivi nei confronti degli altri Enti ed Organi dello Stato, della societa’ civile, e delle imprese private;

2)      Età max. 30 anni, senza ulteriori benefici, per la qualifica operativa iniziale dei VVF;

3)      Possibilita’ di carriera come per gli altri Corpi “in divisa”;  per questo SFO ed SFB di un anno e scuola interna per CS, CR, IA, etc., della durata di almeno 3 anni che consenta il raggiungimento di una equipollente Laurea, come avviene per i CC, GDF, etc.; masters e specialistiche per ulteriori iter formativi e conoscitivi sulle “materie pompieristiche”;

4)      Riconoscimento del lavoro specifico ed usurante, senza mai scordare il valore max. del rischio della vita e degli infortuni sul lavoro che il soccorso e le varie emergenze possono comportare per il personale della “partenza”;

5)      Riconoscimento e rivalorizzazione sociale, economica e funzionale per le qualifiche di Ufficiale di PG, Agente di PS, ed Organo Tecnico del Soccorso Pubblico;

6)      Iter previdenziale specifico, con bonus annuali per chi resta sulla partenza, e nei reparti operativi, con possibilita’ di funzioni e ruoli diversi oltre i 55 anni di eta’;

7)      Modalita’ simili ad altri Corpi dello Stato per incarichi, specializzazioni e qualificazioni particolari: Autisti Mezzi Speciali e Pesanti, SA, SAF, NBCR, CINOFILI, Sale Operative, TAS, etc.;

8)      Analisi seria e monitorizzazione attenta da parte dell’Amministrazione su malattie professionali, stress da lavoro correlato, patologie particolari e specifiche del lavoro VVF;

9)      Valorizzazione e razionalizzazione delle sedi sul territorio, con particolare attenzione a spese gestionali e rivalutazione dei parametri e dei coefficienti, orografia del territorio, nuovi insediamenti, infrastrutture, etc.;

10)  Valorizzazione di mezzi, strumenti ed attrezzature per poter lavorare meglio ed in maggiore sicurezza, sia per il cittadino, che per il personale VVF stesso.

Per fare tutto questo sarebbe utile superare quanto prima la spesso illogica gestione “provinciale” del Soccorso Tecnico Urgente;  rivalutare attentamente le tante spese per sedi di servizio desuete, ormai non piu’ funzionali, esageratamente grandi e mal disposte sul territorio;  un esempio pratico puo’ essere portato per i tanti distaccamenti fatiscenti che comportano spese di affitto ed utenze clamorose, quando nuove sedi piu’ piccole e moderne porterebbero migliaia di euro di risparmi.

Dovremmo ripartire non tanto dalla spending-review, ma arrivare alla revisione totale della 252 e del 217, mantenendo ed implementando quanto di buono vi è già, e riscrivendo direttamente sul personale operativo quelle leggi e quei decreti “ad hoc” che possano dare in un prossimo futuro la possibilità al Corpo di essere autosufficiente, funzionale, operativo e pienamente rispondente alle esigenze ed alle richieste del cittadino e della societa’ civile.

Partire dalla scuola per non risultare un Corpo avulso dalla Comunita’ Europea; ripartire dall’organo principe che porta il Soccorso giornalmente: “la partenza”;  infatti e’ vero che contiamo circa 1.000 tecnici tra il nostro personale, ma poi di fatto sul servizio arriva il CS od il CR con le varie qualifiche dei VF.

Sui componenti la partenza dobbiamo lavorare ed investire per poter sperare in futuri soldi sui contratti, sui TFS, sulle pensioni che non diventino “da fame”;  solo rivalutando continuamente chi si confronta sulla strada ogni giorno con tutti gli altri organi dello Stato e della Societa’ potremo sperare in un futuro consono per quello che le statistiche definiscono il Corpo piu’ amato dagli Italiani.                                                                      

                                                                                     

Fabio Ulivelli

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