“Accogliamo con sollievo la notizia dei contraccolpi nell’assetto societario di SAT perché ci auguriamo che comporti una battuta d’arresto ad un progetto che riteniamo insostenibile: gli imprenditori mirano solo a realizzare una truffa ai danni dei cittadini e a realizzare, con costi irrisori, l’autostrada più cara d’Italia, per questo si sfilano dalla cordata societaria ora che, venendo a mancare il finanziamento pubblico, l’affare non è più conveniente”. Lo afferma Samuele Segoni portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e membro della Commissione Ambiente, Territorio Lavori Pubblici, a seguito delle notizie apparse sui giornali e che vedrebbero sia Bargone (Commissario straordinario per la realizzazione dell’Opera) sia Caltagirone (uno dei soci di maggioranza) uscire dal progetto per la realizzazione dell’Autostrada Tirrenica dopo che non è stato confermato nello Sblocca Italia lo stanziamento di 270 milioni previsto inizialmente per l’opera.
“Il progetto avrebbe un impatto devastante per l’economia locale, senza alcun beneficio per i residenti - continua Federica Daga, deputata M5S che segue l’opera soprattutto sul versante laziale – per questo il fronte del NO SAT si sta ampliando sempre di più, sia dentro le istituzioni (con un crescente numero di sindaci di comuni-chiave che si sono apertamente schierati contro l’opera) che nelle fila dei comitati”.
“Per il futuro non abbassiamo certo la guardia, anzi rilanciamo! Prima di tutto in Parlamento vigileremo affinché i 270 milioni di fondi pubblici non rientrino dalla finestra con un emendamento dell’ultima ora. Poi faremo pressioni affinché si rispolveri il progetto alternativo ANAS 2001 e affinché vengano rivitalizzati gli investimenti per la manutenzione ordinaria. Poi chiediamo apertamente al Presidente Rossi ed al PD toscano di sbilanciarsi e di chiarire pubblicamente se intendono schierarsi per la realizzazione a tutti i costi dell’opera o per la tutela del tessuto sociale ed economico locale. Infine - concludono i deputati - annunciamo una grande manifestazione per fine ottobre con lo scopo di aumentare l’attenzione mediatica su questa truffa, sperando di porvi fine.”