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PERIfair, al via l'evento inaugurale della mostra/contest nell'ambito de 'La città visibile'

Sono i 20 scatti più originali e interessanti, frutto del concorso fotografico su Instagram #perifair, i protagonisti della mostra fotografica che si inaugura domani, domenica 14 settembre alle 19,30, nell'ex opificio della Cava di Roselle. L'iniziativa, inserita nell'ambito de La città visibile, è nata per indagare e riflettere sul concetto di bellezza a partire dal concetto di periferia e di marginalità.

La mostra è organizzata da Uscita di sicurezza e Wannago in collaborazione con Sistema Museo, IgerGrosseto e Maremmans e curata da Stefano Generali ed Elisa Orlando: attraverso lo sguardo attento di fotografi professionisti e amatoriali, sono state raccolte le immagini di una periferia 'bella', inconsueta e inaspettata: non solo Grosseto e Maremma però: al concorso hanno partecipato fotografi dall'Italia e dall'estero, e gli scatti in mostra provengono dalle periferie più disparati, e sono stati selezionati da una giuria composta da Carlo Bonazza, Elisa Orlando, Mauro Papa, Michele Guerrini, Stefano Generali, Chiara Beni e Nicola Carraresi.

Il progetto si inserisce all'interno de La città visibile proprio con l'intento di riscoprirne lo spirito originario con cui questa manifestazione è nata molti anni fa: gettare uno sguardo nuovo e originale sulla città, uno SGUARDO LIBERO dai preconcetti su cosa sia bellezza e curioso di scoprire punti di vista inaspettati.

Nel corso dell'inaugurazione verrà inoltre annunciato il vincitore del contest, che riceverà un premio offerto da Uscita di sicurezza e Villa Banfi.

 

“Scardinando preconcetti e idee consolidate – si legge nel manifesto del concorso che ha dato origine alla mostra – vogliamo credere che un territorio può essere promosso e valorizzato anche a partire dalle sue periferie. Periferia però non è solo sinonimo di periferia urbana, bensì sinonimo di marginalità. Ecco perché il progetto parte da Grosseto, piccola cittadina inserita in una Maremma famosa per la bellezza del suo paesaggio: una città metaforicamente 'al margine' di un territorio bello e incontaminato. Ma allo stesso tempo capitale di una provincia, quella maremmana, a sua volta al margine dei grandi circuiti culturali della toscana. La marginalità è un concetto relativo, così come lo è quello di bellezza. E tutto ciò che ci circonda può essere visto da prospettive differenti”.

Fonte: Ufficio Stampa

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