Dalle prime ore di questa mattina, lunedì 8 settembre, i carabinieri della Compagnia di San Miniato insieme ai colleghi dei rispettivi territori stanno arrestando nelle province di Pisa, Firenze, Napoli e Caserta sei persone ritenute responsabili di numerosi furti in concerie di Santa Croce e Fucecchio e di sportelli bancomat della zona.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Santa Croce sull’Arno hanno consentito di recuperare pellame in lavorazione per un valore superiore a 500mila euro rubato in occasione di vari colpi tra maggio e luglio ai danni di concerie di Santa Croce sull’Arno e Fucecchio. Nello stesso periodo le indagini hanno accertato anche quattro tentativi di furto di bancomat di altrettanti istituti di Credito della zona.
FOCUS SULL'OPERAZIONE
Undici i decreti di perquisizione domiciliare emessi dall'autorità giudiziaria ed eseguiti dai militari. Una settima persona, al momento sfuggita alla cattura, risulta attivamente ricercata.
Le accuse contestate a tutti i soggetti colpiti da provvedimento restrittivo sono quelle di furto, consumato e tentato, ai danni di stabilimenti conciari e istituti di credito, nonché estorsione, posta in essere ai danni di un imprenditore del luogo, inizialmente facente parte del medesimo sodalizio criminoso e successivamente allontanato poiché non ritenuto più affidabile.
L’attività di indagine, condotta dalla stazione Carabinieri di Santa Croce sull’Arno, ha avuto inizio nel mese di maggio, a seguito di quattri episodi di danneggiamento ai danni di istituti di credito con la finalità del furto della cassa continua, avvenuti tutti nel giro di poco tempo, nei comuni di Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte.
Le indagini hanno consentito di giungere all’identificazione di alcuni soggetti, nei cui confronti è stata avviata un’attività di indagine più mirata utile a ricostruire i rapporti con altre persone. Insieme avevano creato una vera e propria banda dedita ai furti di pellame ai danni di stabilimenti conciari di Santa Croce sull’Arno e Fucecchio.
Nel complesso, dalla fine del mese di maggio agli inizi del mese di luglio, il gruppo sarebbe autore di quattro colpi, ai danni di altrettante attività commerciali di Santa Croce sull’Arno, San Miniato e Fucecchio.
Il pellame asportato nei vari colpi, dal valore commerciale complessivo superiore a 500mila euro, è stato successivamente a ogni singolo colpo localizzato e recuperato da parte dei carabinieri, il cui tempestivo intervento aveva vanificato i tentativi di trasporto delle pelli verso altre località, nonché di lavorazione per impedire di risalire successivamente alla provenienza del materiale.
Nel corso dell’attività è stato accertato anche un episodio di estorsione ai danni di un commerciante del settore della lavorazione delle pelli conto terzi. L'uomo inizialmente aveva deciso di prestare la propria opera a favore della banda criminale per completare il processo di rifinitura del pellame, ma a seguito dei primi sequestri da parte dei carabinieri era stato ritenuto responsabile di tali 'intoppi'. Per questo, dietro minacce di morte, era stato costretto a versare loro, in acconto, 30mila euro quale risarcimento del danno subìto.