“Negli ultimi dieci anni circa, la Toscana ha perso oltre 1000 ettari di vigneti, parlare dunque di prescrizioni che potrebbero portare al blocco degli investimenti nelle vigne, come previsto dal nuovo piano paesaggistico regionale recentemente adottato, è profondamente sbagliato. Puntiamo invece a tornare ai nostri numeri storici e recuperare ciò che abbiamo perso. Per questo è necessario un piano che favorisca chi vuole investire e ristrutturare i nostri vigneti”. Così Ilio Pasqui, presidente di Toscana Certificazione Agroalimentare – ente che controlla e certifica il 64 per cento del vino toscano -, entra nel dibattito sul Pit (il piano di indirizzo territoriale) con valenza di piano paesaggistico regionale, che ha fatto letteralmente “insorgere” il mondo del vino toscano. Occorre dunque rivedere il piano prima della sua approvazione definitiva da parte della Regione Toscana.
“Il Pit – sottolinea Pasqui – non può sollevare dei problemi, ma indicare obiettivi. TCA è l'ente che ha i numeri della certificazione toscana. Se si fosse prestata più attenzione ai numeri, probabilmente sarebbe apparso più evidente che questa polemica poteva essere ridimensionata, almeno nei toni”. Secondo Pasqui, “anche se alcuni titoli del piano paesaggistico sono corretti e apprezzabili, è necessario calibrare con attenzione i concetti che si intendono trasformare in linea guida per una buona politica di gestione del territorio. Ma per essere buona una politica deve essere condivisa e compresa”.
“Tutti siamo coscienti – conclude il presidente di TCA – che la Toscana è una delle più importanti protagoniste del vino nel mondo e i suoi prodotti vengono esportati ovunque, un richiamo alle buone pratiche agricole per il massimo rispetto del territorio e per la sua tutela è certamente una cosa opportuna, ma parlare di aspetti che non vengono compresi o recepiti dalla società toscana, da chi investe, chi lavora il terreno e chi produce ricchezza e prestigio per la nostra regione, è un esercizio fine a se stesso”.
CHI E' TCA
Toscana Certificazione Agroalimentare (TCA), presieduta da Ilio Pasqui, è il più grande ente di certificazione a livello regionale. Il suo controllo si estende dalle grandi Dop come il Chianti e tutte le sue sottozone, per passare al Carmignano, al Cortona, fino ad arrivare al Vin Santo del Chianti o al grande mondo dell'Igp toscano. La società solo lo scorso anno ha controllato e garantito oltre 1,5 milioni di ettolitri di vino e 2 milioni di quintali di uve, pari al 64% della produzione toscana. TCA si appresta poi a rafforzare ulteriormente i propri servizi e lanciare un nuovo portale all'indirizzo www.tca-srl.org, per accompagnare il visitatore alla scoperta della certificazione vinicola in modo completo e immediato.
Per i contatti: info@tca-srl.org, tel. 055 368850