Un ricercatore fiorentino del Dipartimento Neurofarba (Sezione di Scienze Farmaceutiche e Nutraceutiche), Claudiu Supuran, ha individuato una nuova famiglia genetica dell’enzima anidrasi carbonica: la h-CA, La scoperta è avvenuta da un’indagine sui protozoi patogeni che provocano la malaria (Plasmodium falciparum e specie affini) e pone le basi teoriche per lo sviluppo di farmaci con un differente meccanismo d’azione.
Lo studio, realizzato in collaborazione con il gruppo di ricerca di Clemente Capasso del Cnr di Napoli e Sally-Ann Poulsen dell’Università Griffith di Brisbane, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Bioorganic Medicinal Chemistry Letters (doi: 10.1016/j.bmcl.2014.08.015).
“Ogni enzima è un potenziale bersaglio per i farmaci – spiega Supuran – la rilevanza della scoperta risiede nel fatto che questa famiglia rappresenta un nuovo target per gli antimalarici e che i potenziali nuovi farmaci interagiranno con un enzima del patogeno e non con enzimi umani”.
“L’anidrasi carbonica – afferma il ricercatore - è un enzima fondamentale in natura e trasforma la molecola di diossido di carbonio in bicarbonato e un protone. Fino ad oggi si conoscevano cinque famiglie genetiche di anidrasi carboniche (a-, b-, g-, d- e z-) diffuse in tutti gli organismi viventi, dai più semplici (batteri e archaea) ai più complessi come piante e animali.
Negli uomini è presente solo a- e svolge una quindicina di funzioni specializzate in vari tessuti e organi.
In particolare – prosegue - converte la maggior parte della CO2 proveniente dal metabolismo cellulare a bicarbonato, ne facilita il trasporto e svolge un ruolo importante per la sua eliminazione per via polmonare.
Partecipa inoltre alla funzione renale permettendo il riassorbimento e la conservazione per l’organismo dello ione sodio, scambiato con lo ione idrogeno. In ambito medico gli inibitori dell’anidrasi carbonica sono utilizzati per diuretici, anti epilettici, per il trattamento del glaucoma e alcuni tipi di tumori”.
Fonte: Università di Firenze