Tasi, l'opposizione in consiglio: "Tasse per 371mila euro"

L’Amministrazione del Comune di Palaia ha approvato,nella seduta consiliare dello scorso venerdì 29 Agosto, il bilancio di previsione 2014 con la decisa e motivata opposizione della gruppo consiliare di minoranza. Si è parlato tanto di scampata stangata tributaria, di bonus e incentivi ugualmente elargiti ai cittadini, ma la realtà, dati del bilancio alla mano, non è proprio quella che si vuol far credere e questo, al Sindaco e a tutto il Consiglio Comunale, i consiglieri di minoranza l’hanno espressamente dichiarato. Per fare due semplici conti la Tasi (tassa per i servizi indivisibili) già di per sé sottrarrà dalle tasche dei cittadini del Comune qualcosa come 371.000,00 €. Pur dando atto all’Amministrazione di aver optato,relativamente a tale tributo, per l’applicazione dell’ aliquota più bassa (1 per mille) si riteneva opportuno e necessario, visto che nello scenario delle imposte tributarie la Tasi è da ritenersi un “balzello” imposto, considerarlo già un sostanziale e importante sacrificio per i contribuenti.

Ma così non è e non sarà perché si parla di ulteriori 86.274,48 € che i cittadini del nostro Comune si ritroveranno a versare nelle casse comunali per andare a colmare anche quel buco che il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel mese di Luglio ha lasciato nella tesoreria di Palaia con un comunicato “inatteso” di un mancato trasferimento di contributi.

Questa di 86.200 € circa è la cifra che scaturisce dall’aumento dell’addizionale IRPEF deciso dall’Amministrazione, che appunto passa da un’aliquota fissa del 0,50% ad un’aliquota variabile per scaglioni che va in base all’ammontare del reddito, partendo da un’ aliquota minima dello 0,60% (già superiore quindi a quella fissa dello scorso anno) fino ad arrivare allo 0,80% (tetto massimo previsto per legge) per lo scaglione di reddito più alto. Sull’esenzione per i redditi da 0 a 10.000 € siamo pienamente favorevoli ma ci domandiamo quante situazioni mai potranno ricadere in questa casistica.

La considerazione che facciamo è che il principale errore per cui è stato necessario mettere di nuovo a dura prova i risparmi, già scarniti, delle famiglie, al fine di rimpinguare le casse comunali sempre più svuotate e prive di trasferimenti regionali e statali, è da ricercare nel passato, e precisamente nelle malsane strategie politiche del Partito Democratico che non hanno consentito, lo scorso 6-7 Ottobre 2013, l’istituzione del Comune Alta Valdera tra Capannoli, Palaia e Peccioli e il conseguente trasferimento di ingenti incentivi di carattere finanziario da parte di Regione e Stato, compreso lo sblocco del patto di stabilità. L’assioma sempre più vero è che “a sbagliare è la politica ma a pagare sono i cittadini”.

E se questo alla fine è il supplemento di contributi e di sacrifici indispensabile per tenere in vita il bilancio del Comune almeno non si parli di “nessuna stangata di fine anno”.

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