La comunicazione con una lettera arrivata al curatore fallimentare e poi al sindacato Fiom Cgil Toscana ha gelato tutti. Un fulmine a ciel sereno per la Shelbox di Castelfiorentino che ha visto un passo indietro della Solaris 3, newco che fa capo all'ingegner Di Lauro, che da 6 mesi sta portando avanti una trattativa per rilevare l’azienda e riassorbire 100 dipendenti dell’ex sito valdelsano di case mobili. C’è grande amarezza e stupore nelle parole di Stefano Angelini della Fiom Cgil che sin dall'inizio ha seguito la vicenda Shelbox.
Durante la trattativa che ha visto coinvolto la Provincia con il tavolo di crisi, le istituzioni e la Regione Toscana, c’è stato più volte il richiamo del sindacato affinché la documentazione necessaria e minima potesse dare una speranza a quei lavoratori coinvolti in questo lungo presidio che da anni portano avanti per rivendicare il loro posto di lavoro.
Duro il commento di Stefano Angelini della Fiom Cgil: “La trattativa è andata avanti per 6 mesi e adesso, con una semplice lettera, ci viene comunicato che la cordata di imprenditori interessati a rilevare l’azienda non è in grado di produrre quella documentazione necessaria (e minima) per poter chiudere positivamente quanto richiesto. Sono sbigottito”.
Sperare che da qui al 6 settembre qualche imprenditore possa affacciarsi e rappresentare l’ancora di salvezza è utopia, ma i lavoratori e il sindacato si ritroveranno con le istituzioni in Provincia a Firenze per produrre un documento congiunto. Ma lo spettro della mobilità più volte paventato e rinviato adesso sembra solo questione di ore.
Lo stesso sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, aveva invocato alla calma, in attesa di mettere tutto nero su bianco.
Quell'accordo che nero su bianco sembra essere definitivamente saltato.
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