
Come Segreteria FIT-CISL non possiamo esimerci dal denunciare il grave disservizio che si sta verificando in questi giorni sulle linee dei bussini, studiate per servire il centro storico di Firenze. Ieri pomeriggio, all’incirca dalle 12 alle 15, delle sei vetture elettriche che dovevano essere sulla linea C2, ce n’era solo una regolarmente in servizio. L’autista che si è trovato a transitare dalle fermate è stato preso d’assalto dalle persone, innervosite dall’attesa, e si è dovuto armare di tutta la pazienza
possibile per andare avanti nel suo turno di lavoro. Stamattina sono mancati un bussino sulla linea C1 e un altro sulla linea C3. Oggi pomeriggio si prospetta quasi la stessa situazione di ieri sul C2, per ora sono previsti solo due bussini elettrici su sei!
Perché succede tutto questo? Il contratto della ditta che si occupava della manutenzione dei bussini elettrici sembra sia scaduto il 30 giugno scorso e fino adesso non è stato né rinnovato, né è stata trovata una soluzione alternativa. Come sempre queste “mancanze” organizzative ricadono sugli incolpevoli cittadini e sui malcapitati autisti che si trovano a dover dare spiegazioni all’utenza, sempre più arrabbiata e disaffezionata dal servizio pubblico.
Come Segreteria FIT-CISL riteniamo che il trasporto pubblico di una città prestigiosa come Firenze debba avere dei precisi standard di affidabilità e di qualità che non possono essere disattesi. Questi standard di qualità riguardano sia i passeggeri del bus, sia i lavoratori del settore, i quali si trovano a trasportare persone in situazioni molto difficili e non possono essere sovraccaricati di stress sempre maggiore. Il trasporto pubblico e i suoi lavoratori devono essere tutelati a dovere!
Auspichiamo per questi motivi, che l’incontro da noi richiesto, che si terrà tra i responsabili della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze, dell’azienda Ataf Gestioni e delle OO.SS., serva per chiarire una volta per tutte quale ruolo dare al servizio di trasporto pubblico a Firenze e quali devono essere i suoi precisi standard di qualità. I prossimi cantieri della tranvia rischiano di mettere in crisi un servizio già deficitario e vanno prese precise contromisure.
Per noi della FIT-CISL questa può essere l’occasione per una riorganizzazione complessiva del servizio, il quale è strutturato adesso su percorrenze prestabilite a tavolino, spesso non conformi alle situazioni reali della viabilità cittadina. I disservizi che ci sono e che ci sono stati, non si devono più ripetere! Firenze merita una servizio strutturato in modo innovativo ed efficiente, noi siamo pronti a questa sfida.
Fonte: Fit-Cisl Firenze
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