
L'ultimo colpo, circa 50mila api e un quintale di miele, lo avevano compiuto pochi giorni fa a Volterra. Da circa tre mesi mesi, però, si erano specializzati in questo tipo di refurtiva e sono tante le denunce ai carabinieri: i ladri avrebbero colpito anche a Palaia, Buti, Santa Maria a Monte, Villa Basilica, Collodi e Altopascio per un totale di 21 aziende.
I malviventi rubavano ogni volta 30-50 arnie di api che contengono circa 50mila esemplari da un valore di circa 700 euro l'uno.L'obiettivo era quello di avviare un'attività 'alle spalle' di società già attive.
I Carabinieri di Navacchio, in collaborazione con i colleghi di Lucca e Pontedera e con la polizia forestale, hanno iniziato le indagini e sono risaliti a due sospetti, residenti nel pisano, che attualmente sono indagati. Ma le forze dell'ordine non escludono la presenza di altri complici.
Sarebbero intanto 7 i sequestri degli ultimi mesi. Le forze dell'ordine stanno effettuando anche analisi sul miele per appurare la conformità del prodotto alle norme igienico-sanitarie.
Le indagini sarebbero iniziate a seguito di un colpo messo a segno a Titignano di Cascina dove erano state avvelenate 2 milioni di api: il proprietario, sporgendo denuncia, aveva anche segnalato i possibili autori del gesto.
A incastrare i due uomini, però, il video di alcune telecamere a Santa Maria a Monte che hanno ripreso uno dei furti. Le indagini sul materiale video hanno condotto ad un'azienda nella provincia di Lucca che, infatti, possedeva più api rispetto a quelle dichiarate.
I due uomini, sentendosi forse braccati, avrebbero tentato nei giorni socrsi di uccidere gli animali: sono tante, infatti, le segnalazioni di api morte nei corsi d'acqua della zona. I due potrebbero essere incriminati anche per maltrattamento di animale.
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