Quando un selfie comprova l'autore di uno scippo. È successo a Empoli dove un 25enne di origini tunisine, senza fissa dimora, A.A. le iniziali, è stato tratto in arresto dalla polizia del commissariato di piazza Gramsci. L'episodio risale allo scorso sabato, 29 agosto, quando il giovane in serata ha strappato il cellulare di mano a una 16enne in via Ridolfi che stava telefonando. La ragazzina aveva persino rincorso il ladro, senza però raggiungerlo. In soccorso sono arrivate le telecamere del centro storico le quali hanno filmato la scena e hanno ripreso il volto del giovane che, nei giorni successivi, è stato raggiunto al parco Mariambini, precisamente nella giornata di ieri, lunedì 1° settembre. Il 25enne non aveva la refurtiva con sé, ma sul suo telefono aveva come desktop un selfie con la sua immagine: indossava la stessa maglia - molto particolare con una grande B impressa - che aveva nel momento dello scippo in centro.
Il giovane adesso è in carcere a Sollicciano a disposizione dell'autorità giudiziaria, sottoposto al fermo giudiziario.
Lo stesso è stato identificato anche come l'autore di un altro scippo alle 5 del mattino di martedì 26 agosto ai danni di una 45enne di Empoli, B.M. le iniziali, alla stazione ferroviaria con il figlio, diretti a Pisa. Mentre lei faceva a lui una foto, il ladro è entrato in azione per strapparle lo smartphone e fuggire, perdendo di tasca un coltello multiuso. Tornato indietro per riprenderlo, la vittima dello scippo è riuscita con un calcio a spingere la lama tra i binari, vedendo bene in faccia il malvivente, poi fuggito. Ecco perché, oltre che per il furto dei due telefoni, l'uomo è stato denunciato per il possesso ingiustificato del coltello.
La polizia indaga adesso sul mercato della ricettazione per capire chi siano i destinatari di tali telefoni. Sempre la sera del 29 si era tenuto anche un altro scippo in via Marchetti: si cercano due persone.
LA SEQUENZA DELLO SCIPPO
