
"La pineta di Principina a Mare e Marina di Grosseto costituisce un bene ambientale unico nel suo genere e caratteristico del territorio della Maremma. Indispensabile quindi manutenerlo e tutelarlo come anche da disposizioni di Legge e giusto quindi che la la Giunta Comunale di Grosseto sia intervenuta autorizzando le operazioni di taglio e abbattimento selettivo di quelle piante attaccate irrimediabilmente dal Matsucoccus feytaudi, parassita che ha infestato la pineta fin dal 2004" - ricorda il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli.
"Tuttavia ci preoccupano alcune cose che vengono riferite da diversi cittadini e da importanti associazioni ambientaliste, autori in questi mesi di proteste e prese di posizione riportate anche dalla stampa, ovvero per fare un esempio che i tagli, che avrebbero interessato fino ad oggi i margini delle strade e zone interne alla pineta, avrebbero portato anche all'eliminazione di alberi apparentemente sani, tra cui addirittura alcune specie non attaccate dalla malattia (come sughere e roverelle), nonostante venga stimato che gli alberi coinvolti nell’epidemia fossero in tutto circa 500".
"Come ci desta perplessità il fatto che l'Amministrazione Comunale di Grosseto, per fare un'operazione di bonifica del parassita a costo zero, abbia optato per “la possibilità di avvalersi di soggetti specializzati nel recupero e riutilizzo del legname, i quali possono provvedere alla messa in sicurezza e all’abbattimento di piante secche o colpite dal parassita in maniera conclamata e irrecuperabile, in cambio, quale totale corrispettivo, della possibilità di disporre del legname ricavato" (delibera 110/2014)". C'è il rischio che questo possa determinare un oggettivo potenziale conflitto di interessi, e questo l'Amministrazione avrebbe a mio parere dovuto evitarlo, per non suscitare nemmeno il possibile dubbio, che invece adesso molti cittadini, residenti e turisti abituali, esprimono, di trovarsi di fronte alla prospettiva di tagli indiscriminati o comunque non strettamente indispensabili".
"A questo punto, viste proteste e polemiche, vista l'importanza del bene ambientale in oggetto, e visto anche che nella risposta ad un'interrogazione l'Assessore del Comune di Grosseto Monaci fa riferimento alla richiesta di finanziamenti regionali, credo sarebbe utile che la Giunta Regionale si occupi e prenda cognizione con grande attenzione di tutto quanto sta avvenendo, verificando quanto lamentato dai cittadini, e coinvolgendo i propri uffici di competenza, come l’Ufficio Fitosanitario, in modo da fugare ogni dubbio sulla vicenda, o eventualmente correggere quanto necessario. A questo proposito ho depositato oggi un'interrogazione urgente in Consiglio Regionale" - conclude Romanelli.
All’Assessore Giuseppe Monaci
Comune di Grosseto
A seguito di articoli apparsi sulla stampa domenica 20 luglio 2014, dove l’Assessore Monaci si dichiarava disponibile a rispondere a qualsiasi domanda, i quesiti che gli poniamo sono i seguenti:
1) la legge (D.M. 22/11/96) prescrive che le piante malate da Matsucoccus devono essere bruciate o eliminate, mentre il legname deve essere scortecciato prima di essere commercializzato. Come mai vediamo cataste di tronchi non scortecciati in vendita al deposito del Cristo? Dove vanno? Lo sa che in Liguria l’infestazione si diffuse lungo l’Autostrada per il trasposto di piante malate?
2) L’ARSIA, nel progetto “META”, e molte pubblicazioni scientifiche riportano: “I tagli devono essere effettuati in ottobre-novembre o in marzo-aprile perché da maggio a settembre i nuovi nati sono “volanti” e potrebbero diffondersi agli alberi sani, aggravando l’infestazione anziché curarla. Perché tagliate a luglio?
3) il Matsucoccus è una malattia “esterna” del pino marittimo, i segni sono inconfondibili: aghi arrossati e colate cerose lungo i tronchi. Numerosi cittadini riferiscono di moltissimi pini forti, verdi e senza colature che vengono tagliati. Se è vero, come mai ciò avviene? L’Ordinanza sindacale 67/2014 permette solo il “taglio degli alberi in evidente stato di crisi di staticità e colpiti dal Matsucoccus”!
4) Ad alcuni cittadini hanno detto che gli alberi apparentemente sani vengono tagliati perché “ammalati dentro” dal Matsucoccus. Ci aiuta a smentire questa grossolana falsità scientifica?
5) Alcuni cittadini hanno sentito dire che “anche i pini marittimi sani, tra 6 mesi si ammaleranno, per cui bisogna tagliarli tutti”. Come mai il Prof. Ciancio, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, ci ha appena detto che il Matsucoccus è una malattia ondulatoria che si può autolimitare e ridurre, come accade adesso in Liguria? Come mai si procede per tagli a raso anziché con un’opera cauta, continua e capillare, come tale luminare ci insegna?
6) Pini malati sono sparsi qua e là tra alberi sani. Se si procede per aree, per tagliare una pianta malata se ne uccidono molte sane. E poi, perché si tagliano anche le latifoglie? Perché con i cingolati si sta distruggendo il sottobosco? Inevitabilmente uccidendo tartarughe, ricci e altre specie protette, nidi di uccelli selvatici, distruggendo soprassuolo e sottosuolo? Non è forse questo l’enorme rischio dei tagli a raso, e di far lavorare ditte gratis “in cambio del legno”? Perché non si ferma tutto e si riprendono i lavori in autunno incaricando professionisti per delicati tagli rigorosamente selettivi’? Il denaro pare ci sia…
7) La Delibera 1.4.14 parla anche di “piante pericolose”, l’Ordinanza sindacale 67/2014 di “alberi in evidente stato di crisi di staticità”. A parte i pochi casi evidenti alla vista, con quali metodi scientifici si sta valutando la staticità di ogni albero prima di tagliarlo?
8) Cosa prevedono le convenzioni con le ditte che tagliano, quali le condizioni, gli oneri, obblighi e prescrizioni in dettaglio? Tutte le ditte lavorano gratis, pagate “in cambio del legno”?
9) L’Ordinanza sindacale 67/2014 affida ogni controllo delle operazioni di taglio e smaltimento all’ARPAT. Peccato che l’ARPAT non abbia più tali compiti dal 2011. Quale Ente, esterno a Comune e ditte, controlla continuamente il tutto? E come viene smaltita la massa legnosa?
10) La massa legnosa che tagliate viene aggiunta alla raccolta differenziata? Se si: quale è stato finora il quantitativo e in quali impianti di smaltimento?
11) Gli alberi che tagliate sono in zona vincolata. Corre voce che la Soprintendenza di Siena non abbia espresso parere preventivo e il taglio sia stato deciso in una Conferenza locale di Servizi indetta su altro argomento a cui la Soprintendenza era assente, e per l’assenza il parere fu considerato positivo. E vero? Venne convocato anche il Corpo Forestale? In ogni caso, non era meglio indurre una tale conferenza in Regione Toscana (le Direzioni del Governo del Territorio, Politiche Ambientali e Forestazione non ci risultano al corrente di nulla)?
12) l’Ordinanza sindacale 67/2014 parla di 500 pini marittimi da tagliare. A molti, dalle enormi cataste di tronchi, pare ne siano già stati tagliati a migliaia. E’ così?
13) Avete fatto fare da una commissione di esperti uno studio tecnico preventivo, indicante con esattezza le aree di pini marittimi malati e quali curare perché in fase iniziale di malattia? Esiste un piano di programmazione degli interventi? Esiste uno studio di valutazione dell’incidenza dei tagli sul piano del paesaggio, dell’ambiente, del rischio idrogeologico, degli effetti sull’habitat animale e vegetale (siamo al confine del Parco della Maremma), dell’incidenza sulla psiche delle persone che si vedono tagliati alberi coi quali hanno, forse da anni, profondi rapporti emozionali? Avete valutato i danni psichici che possono venire alla popolazione? E il possibile abbandono di una località balneare che veniva scelta per la sua fittissima pineta? L’ARSIA vi ha avvertito del Matsucoccus dal 2004. Perché state effettuando solo ora un intervento terribilmente impattante? Ma davvero state procedendo solo sulla base di una semplice “relazione di stima” dell’Ufficio Tecnico Comunale??
14) Lei parla di un “progettone” che partirà in autunno e giorni fa accennò anche a un Parco. E’ forse la “Area di Riqualificazione RQ_01TA, Parco con caratterizzazione di percorsi stili di vita”, tra Marina e Principina, lato mare rispetto alla ciclabile? Si dice che lei voglia tagliare tutti i pini marittimi, sostituendoli con 80% di domestici e 20% di altre essenze: è vero? Noi quei 40 ettari di pini marittimi li abbiamo accuratamente osservati, fotografati e filmati, per avere la più ampia documentazione qualora apparissero i cingolati e le ruspe. Sono fondamentalmente sani dal Matsucoccus. E’ infestato meno di un pino ogni cento e solo in alcune aree. Lei è mai stato a vedere? Vuole venirci con noi? Invitiamo ogni cittadino a vedere coi propri occhi: i segni della malattia sono inconfondibili! Sarebbe un crimine contro l’umanità abbattere queste migliaia di pini marittimi sani. Vi sono alberi che fisiologicamente muoiono, ma molti ne nascono: il pino marittimo ha un grandissimo rinnovamento spontaneo per cui non servono ditte che taglino a raso perché pagate col legno, bensì professionisti che attuino interventi altamente cauti e puntuali, estendendo l’area di Parco fruibile via via che si hanno i fondi. E chiediamo sempre la massima trasparenza, disponibilità e servizio verso i veri proprietari dei pini, noi cittadini, “datori di lavoro” di voi che li amministrate per nostro conto, pagati dalle nostre tasse ed eletti da noi. Premessi questi inconfutabili principi, ci spiega, Assessore, che cos’è il “progettone”?
15) Si rende conto che nel 2014 una campagna di tagli su basi scientifiche deve tenere conto di una selvicoltura realmente sistemica ed è inadeguato affrontarla con un’ottica puramente agronomica, insufficiente a comprendere la complessità della biocenosi?
Italia Nostra, il Presidente provinciale Michele Scola.
Coordinamento Comitati e Associazioni Ambientali Provincia di Grosseto, il Vicepresidente Daniela Pasini
Associazione Consumatori Utenti (ACU), il Responsabile dello sportello provinciale Miriam Croxatto
Comitato Civico Spontaneo Marina di Grosseto, la portavoce Maria Patrizia Latini
Chiediamo risposta a mezzo stampa affinché possano prenderne visione tutti i cittadini o in forma scritta da inviare a:
Michele Scola
Presidente provinciale Italia Nostra
Via Irpinia 19 58100 Grosseto
<< Indietro