Ricorrerà domani, giovedì 28 agosto 2014, il decennale dalla scomparsa di Daniele Casini, personaggio di spicco per l'attività culturale di Castelfranco di Sotto. Sotto il suo impulso è nata la biblioteca cittadina ed il circolo fotografico 'La Fototeca'. La sua morte è arrivata nel 2004, dopo due anni di lotta tenace contro un male incurabile. Anche per merito suo nacque la Fiera del libro in città, e proprio nell'edizione di quest'anno che sarà celebrato con foto e memorie da parte dell'attuale bibliotecario di Castelfranco, Fabrizio Nelli.
Pubblichiamo il commosso contributo a Casini da parte di Valerio Vallini, giornalista e scrittore santacrocese.
"Conobbi Daniele Casini alla fine degli anni settanta del Novecento. La biblioteca di Castelfranco, che lui aveva contribuito a far nascere, si era stabilita da poco nella piazza Bertoncini, la sede attuale.
Amorosamente veniva chiamata il “cim” per la presenza di personaggi stravaganti che la frequentavano, ricchi di umanità e di problemi. Daniele aveva ascolto per tutti e di tutti valorizzava le qualità. Fra le varie iniziative da lui promosse in prima persona, cito alcune realizzazioni e titoli esemplari: un film amatoriale - purtroppo scomparso - sul manicomio di Volterra, e case–famiglia, in occasione della legge Basaglia 1968/1969.
La fondazione, insieme con Pasquale Moffa, Bachini Fabio ed altri, del gruppo fotografico della biblioteca comunale, che si costituì nel gennaio del 1986 in Circolo Culturale Fotografico “La Fototeca”.
Nacquero nei primi anni ottanta i “Quaderni di Biblioteca” che diedero voce a scritti di storia, narrativa e poesia. Vennero “Le lastre della memoria”, storia e costumi dei castelfranchesi attraverso le immagini, ed. La fototeca”, 1988; negli anni novanta fu inaugurata la Fiera del libro che prosegue fino ai nostri giorni sotto l’impulso del bibliotecario Fabrizio Nelli che curerà per il prossimo ottobre, in concomitanza con la Fiera del libro, una iniziativa della Biblioteca comunale con foto, scritti, memorie, per commemorare il decennale della sua scomparsa.
Come fotografo ci ha lasciato testimonianze notevoli di personaggi e di scorci paesani. Per Daniele poeta, posso testimoniare una vena delicata e sensibile pronta a cogliere tratti essenziali di personaggi e della realtà che ci circonda".