La bonifica della località di Montebello a Certaldo, utilizzata in passata per un traffico illecito di rifiuti, necessita ancora di tempo per poter essere avviata. Il piano di caratterizzazione, documento preliminare necessario presentato dalla Coedil, soggetto che deve provvedere alla bonifica, ha ricevuto infatti parere negativo da parte di Arpat.
Servirà quindi adesso un nuovo piano per poter procedere alla bonifica. Tutti i documenti sono stati inviati inoltre all’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa e al dipartimento di prevenzione dell’Asl 11 di Empoli. Il punto della situazione viene formalizzato nella determinazione 372 del 31 luglio 2014 del Comune di Certaldo.
Le indagini attorno all’area di Montebello iniziarono fra il 2002 e il 2006. Hanno visto coinvolto il corpo forestale dello stato e la polizia municipale di Certaldo. Tonnellate di rifiuti metallici erano miscelati a inerti per realizzare sottofondi stradali in numerosi cantieri come quello del nuovo ospedale di Empoli e del relativo parcheggio per i dipendenti, o quelli di Riparbello a Certaldo, di Steccaia a San Gimignano e di Spaccaferro a Collesalvetti.
Altri rifiuti venivano interrati nelle vicinanze di ex cave. Il tribunale aveva disposto per i condannati la bonifica dei terreni inquinati e risarcimento per gli enti locali costituitisi parti civili con la sentenza di febbraio 2011: 60.000 euro al Comune di Certaldo, 30.000 euro al Comune di Empoli, 30.000 euro al Comune di San Gimignano, 20.000 euro alla Regione Toscana, 40.000 euro all'Asl 11 di Empoli.
Il 23 maggio scorso inoltre il magistrato Pietro Suchan, già Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e attualmente assistente del membro italiano di Eurojust – , L’Unità europea di cooperazione giudiziaria, consegnò un encomio al Comandante di Polizia municipale Massimo Luschi proprio per il lavoro svolto in merito all’indagine dei rifiuti interrati.