Aveva appena ottenuto il trasferimento su materia in un istituto fiorentino, ma il destino ha voluto che un male incurabile non gli permettesse di raggiungere questo traguardo professionale. È morto oggi, martedì 19 agosto, a 52 anni, Antonio Tacchi, professore per alcuni anni all'Iti 'Ferraris Brunelleschi' di Empoli e dell'istituto 'Enriques' di Castelfiorentino. Un uomo, prima che un insegnante, rimasto nel cuore dei tanti studenti e colleghi che hanno incrociato la sua strada.
Tanti i messaggi di cordoglio sulla sua pagina facebook.
Lottava con quel male dallo scorso gennaio, poi otto mesi di cure e di ricoveri: l'ultimo periodo lo avrebbe trascorso in un centro per malati terminali.
E fa quasi arrabbiare che proprio quest'anno, il professor Tacchi, avesse ottenuto il trasferimento con una cattedra in Lettere nell'istituto in cui lavorava, un traguardo che aspettava da anni: "L'ho sempre voluto - avrebbe detto più volte alle persone che conosceva bene - e ora non posso prenderlo".
Fiorentino di nascita, si è laureato in Lettere a 26 anni ed è stato ricercatore nell'ateneo della sua città dove, però, si è visto chiudere la porta in faccia da quei "baronati" di cui più volte si lamentava. Forse le capacità c'erano, le conoscenze giuste no. Poi dal 1999 una vita spesa tra le aule delle scuole superiori, tra cui quelle del 'Ferraris Brunnelleschi' e dell''Enriques'. Tre anni fa il trasferimento come insegnante di sostegno a Firenze, poi il tanto ambito trasferimento su materia, l'ultima beffa prima di andarsene. I colleghi lo ripetono più volte: "Ha sofferto tanto come precario".
Ma le delusioni lavorative e persino la malattia non hanno mai scalfito quella superficie marmorea che mostrava sempre un solo volto: quello dell'ironia. A chi gli voleva bene, durante il periodo di malattia, diceva: "Non vi preoccupate non è niente di grave". Solo pochi intimi erano consci del proprio stato di salute e più volte scherzava e sdrammatizzava sulla cosa. Una figura 'stoica' capace di affrontare con un sorriso tutti gli aspetti della vita, anche la morte appunto.
I colleghi lo descrivono come una "bella persona" e qualche studente lo ha paragonato a John Keating, il professore interpretato da Robin Williams ne 'L'Attimo Fuggente'. Le battute, il suo spirito e i suoi metodi comunicativi riuscivano a coinvolgere tutti. Di lui rimarrà il ricordo di un professore che sapeva farti amare la scuola senza porre muri tra la cattedra e i suoi studenti. Alcuni di loro hanno anche continuato a vederlo dopo il periodo scolastico.
Nessuna cerimonia in programma, il corpo verrò cremato il 27 agosto alle 10.30: forse in una tomba il professor Tacchi avrebbe avuto una faccia troppo seria, non era da lui.