Lettera aperta del sindaco Sandra Becucci sull'episodio della Caserma Bandini

Sandra Becucci (via facebook)

Condivido lo sdegno espresso dall’Anpi di Siena e la grande preoccupazione per un fatto documentato su Youtube e ripreso da alcuni giornali e dalle tv locali nei giorni scorsi. Non voglio qui entrare del merito di quanto successo anche per non ripetere quanto già riportato dai giornali.

Il fatto, di per sé molto grave, si trasforma in uno sfregio compiuto da militari in divisa (proprio coloro che dovrebbero difendere la democrazia) all'interno di una caserma dove, nel pomeriggio del 13 marzo 1944 furono fucilati dai fascisti quattro giovani partigiani. Si trattava di Renato Bindi, Tommaso Masi, Primo Simi e Adorno Borgianni, appartenenti alla Brigata Garibaldi Spartaco Lavagnini, catturati con altri tredici compagni nei pressi del seccatoio nella zona di Scalvaia, nei boschi del Monte Quoio. Tutti e quattro hanno lasciato delle strazianti lettere alle loro famiglie prima della loro esecuzione. Adorno Borgianni, residente a Monticiano, aveva appena 19 anni. Era un militare (quindi commilitone di quei parà di oggi) che scelse di passare dalla parte dei partigiani che si trovavano nei boschi del suo paese. Queste le sue parole, prima dell’esecuzione, indirizzate alla famiglia: “Io mi trovo condannato con la mia pena di morte ormai il destino è questo fatevi tanto e tanto coraggio ormai è così vi saluto tutti i miei genitori e mio fratello e sorella e parenti di farvi tanto e tanto coraggio (...) Aggiungo il mio termine che ho fatto una santa comunione (...) E vorrei la grazia di essere portato al mio paese seppellito con un bellissimo trasporto.Queste parole dovrebbero bastare a esprimere un senso di disgusto, e di netta condanna, nei confronti di chi inneggia ai sanguinari oppressori di settant’anni or sono.

Quell’episodio ogni anno viene ricordato con una manifestazione che vede impegnata l'Anpi, le istituzioni locali e il comando stesso della caserma, con tanto di picchetto d'onore. Vorrei concludere ricordando il discorso di Vittorio Meoni e dell’Assessore Mazzini del Comune di Siena il 16 marzo ultimo scorso di fronte alla lapide dei quattro giovani partigiani, proprio nel suo 70° anniversario, come per molti altri eccidi e fatti tragici che sono commemorati sula Resistenza e sulla Liberazione dei nostri territori dal nazifascismo.

Come chiedono l’Anpi, le Istituzioni civili e militari, a mia volta auspico che sia fatta chiarezza su quanto avvenuto e che ci sia una maggiore vigilanza perché fatti del genere non abbiano a ripetersi.

Fonte: Sandra Becucci, sindaco di Monticiano

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