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Piano strutturale, avviato il procedimento. L'assessore Mammini: "Necessaria inversione di tendenza verso meno consumo di suolo"

Serena Mammini

Il Piano Strutturale del comune di Lucca vigente è del 2001 e il Regolamento Urbanistico in vigore fino alla Variante di salvaguardia del 2012 ha prodotto un incontrollato eccesso di edificazione perché senza strumenti di controllo e monitoraggio: era il luglio del 2008 quando in quest'aula il sindaco Favilla ammise che realmente lo “sforamento" delle Utoe c'era stato.

Occorre quindi interrompere il consumo di suolo e invertire la tendenza, ritrovare un ordine e un’armonia urbana e dello spazio pubblico anche attraverso la pianificazione delle funzioni, creando nuovi equilibri tra servizi e abitazioni per favorire l’incontro, la condivisione, creando “comunità”.

Siamo d’altra parte consapevoli che la città aspetti da troppo tempo l’elaborazione dei nuovi strumenti urbanistici: per questo non attenderemo la conclusione dell’iter del Piano Strutturale, ma procederemo con varianti anticipatorie del nuovo Regolamento Urbanistico finalizzate a disciplinare aree di rigenerazione urbana che verranno individuate dallo stesso Piano Strutturale in elaborazione: penso ad esempio all’area di campo di Marte.

Più in generale è necessario rivalutare e sostenere gli ambiti non urbanizzati recuperando al massimo le funzioni produttive in agricoltura. Occorre una programmazione volta al recupero delle aree dismesse e alla rigenerazione della qualità abitativa dei quartieri prevedendo, laddove possibile, anche un piano di de-cementificazione. Occorre ricucire il tessuto urbano favorendo le piazze, il verde, gli spazi di aggregazione, anche giovanile. È la vivibilità l'obiettivo cui tendiamo, certi che se il cittadino è portato a vivere un luogo, questo luogo crescerà in sicurezza, decoro e qualità. 

Occorre un uso del territorio che tenga conto degli utenti “deboli” e della necessità di creare spazi in grado di accogliere relazioni attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e urbanistiche e la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili protetti nell’ottica di una mobilità alternativa. 

Occorre preoccuparsi del recupero dei vecchi volumi abbandonati o dismessi, affinché possano utilmente assolvere alle nuove necessità. Il tema della rigenerazione si sposa con l'opportunità di ideare le vecchie aree secondo gli attuali modelli economici della conoscenza e dell'innovazione, conferendo loro funzioni di traino per lo sviluppo complessivo della città, e non solo e ancora come disponibilità volumetriche per favorire la rendita fondiaria. Siamo convinti che il Piano Strutturale sia un'occasione per consolidare una tendenza che a Lucca è già in atto con risultati tangibili: il Polo Tecnologico non è un annuncio ma, inserito nel Parco Urbano dell'Innovazione, è modello di riqualificazione sostenibile unico in Toscana. 

Attenzione particolare sarà posta alla filiera dell'edilizia affinché si caratterizzi verso la ricerca, la creatività e l’innovazione, prevedendo tecniche e materiali per il risparmio energetico e la tutela ambientale, forti anche della presenza a Lucca del Centro di Documentazione e Formazione regionale di Abitare Mediterraneo che da qualche anno si dedica a questa attività. Occorre rendere più semplici le comunicazioni prevedendo una diffusione capillare delle reti telematiche a banda ultra larga e incentivare la libera connessione wifi. La velocità della fibra ottica può rendere il nostro territorio più attrattivo per le imprese, senza sottovalutare che anche l'accesso all'informazione è un importante diritto di cittadinanza che avremo cura di garantire in forme sempre più agili. Occorre, infine, riconoscere il valore dinamico della cultura nello sviluppo di Lucca e tradurlo nel recupero e riscrittura urbanistica di ampi brani di città anche in funzione di un turismo vario e curioso.

Siamo chiamati, tutti, a reinventare la nostra città e proiettarla nel tempo, nella coscienza che le generazioni che verranno hanno importanza pari alla nostra. Si tratta di una responsabilità che ha tuttavia la leggerezza dell'emozione e la stessa capacità di imporsi in ragione di quel magnetismo che Lucca naturalmente esercita e che l'onore di governarla ci chiama a proteggere ed esaltare. Unendo le migliori energie verso obiettivi condivisi questa città, io credo, riuscirà finalmente a essere luogo delle scelte.

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