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Ospedale Serristori, il M5S condanna: "No alla privatizzazione. Rischi anche per il pronto soccorso".

L'ospedale Serristori di Figline

“Le previsioni più nere si avverano e ora più che mai è necessario ribadire il no alla privatizzazione e allo smantellamento in atto sul Serristori”. Questo il commento del Movimento 5 Stelle in merito alla sottoscrizione della convenzione con la casa di cura privata Frate Sole per gli interventi di protesi al ginocchio e all’anca. Ma anche alla previsione di un futuro accordo complessivo sulla chirurgia, sempre con Frate Sole.

“La stipula della convenzione – sottolineano i consiglieri comunali Lorenzo Naimi e Piero Caramello - è pratica diffusa in molti settori chirurgici, ma la delibera approvata dall’Asf nasconde una dura verità: il piano di smantellamento celato dietro ad un presunto potenziamento dei servizi. Il tutto avviato con i patti territoriali firmati dalle precedenti amministrazioni che infatti vengono più volte citati nell’accordo con Frate Sole. E’ paradossale che dopo aver speso oltre 6 milioni di euro dei cittadini figlinesi, l’ospedale registri la mancanza di personale che si ripercuote inevitabilmente sull’attività quotidiana e al contempo l’azienda decida – sborsando centinaia di migliaia di euro - di inviare gli ortopedici ad operare da Frate Sole”.

“E’ la conclusione di un percorso  politico ben chiaro portato avanti da Regione e Asl, più volte denunciato dal Movimento 5 Stelle, di smantellamento dei piccoli ospedali e di quello che rimane della sanità pubblica” precisano i due esponenti comunali .
“Il richiamo alla forma mista pubblico privato – proseguono i consiglieri - è un chiaro indizio su come l’azienda sanitaria vede il futuro del nostro ospedale. Tutto giustificato con una presunta migrazione degli utenti fuori regione: l’Asl mostri i dati, se ne ha, invece di utilizzare parole vaghe in atti pubblici”.

“Carta canta – concludono Naimi e Caramello - gli impegni presi a parole dagli amministratori sul Serristori rimarranno inapplicati ed anche il futuro del pronto soccorso h24 è segnato . Infatti mentre nei patti territoriali si parla di Ospedale di 1° livello, nel nuovo piano sanitario regionale questa classificazione è superata e si parla di categorie A B e C, dove nell'ospedale di tipo A (ovvero il Serristori) non è più previsto il pronto soccorso ma di PET Punto di Emergenza Territoriale. In questo scenario sempre più cupo, brilla ancora una volta il silenzio-assenso dell’assessore Ottavia Meazzini e del sindaco Giulia Mugnai. Più che le frasi di circostanza, servirebbe una politica seria di pressione nei confronti di Regione e Asl”. 

Movimento 5 Stelle - Figline e Incisa Valdarno

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