
Ha raggiunto i 4 metri di rigalleggiamento il relitto della Concordia. I tecnici e i sommozzatori della Titan Micoperi sono infatti riusciti a lavorare per tutta la notte dopo che è calato il vento di maestrale che aveva creato problemi nei giorni precedenti.
Al momento dunque si sta completando il lavoro per abbassare uno dei cassoni di poppa che restavano da collegare con le catene e successivamente i tecnici si sposteranno a prua per collegare l'ultimo cassone del lato di dritta. A quel punto le operazioni potranno procedere con il rigalleggiamento vero e proprio. Considerando che la linea di galleggiamento ipotizzata per il viaggio verso Genova è di 18 metri, i tecnici dovranno far riemergere ancora 14 metri di scafo.
Galletti, operazione conclusa con ripristino del fondo
"Le operazioni di rigalleggiamento della Costa Concordia saranno concluse con il ripristino del fondo marino e sarà un lavoro molto lungo. Noi su questo saremo inflessibili". Cosi' il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti è intervenuto nella trasmissione "Non Stop News" su RTL 102.5.
"L'operazione della Costa Concordia deve essere fatta nel momento in cui avremmo la certezza che sia il mare, sia il vento per qualche giorno ci permettano di farla in estrema tranquillità e poi dipende anche dalla velocità col quale avverrà il rigalleggiamento cioè la fase in cui la nave verrà fuori dall'acqua per altri 15-20 metri. In questa prima fase sta andando tutto secondo le previsioni, poi staremo a vedere più avanti", prosegue il Ministro.
"La Francia stia serena. Noi abbiamo a cuore lo stato del nostro mare - prosegue Galletti - come e forse più di loro. Noi in questa operazione come Ministero dell'Ambiente siamo controllori, viene fatta ed è sotto la responsabilità della società che è proprietaria della Costa Crociere, cioè la Carnival. Tengo a precisare che l'Italia non ha nessun obbligo verso la Francia perché l'operazione avverrà in acque internazionali".
Nell'intervista il Ministro poi parla anche di Riforme: "credo che questa sia davvero l'ultima occasione per il Paese. Le riforme servono per stare in Europa, per metter a posto i nostri conti ma soprattutto per permettere di dare la possibilità al Parlamento e al Governo di operare".
Franceschini, Giglio era bella e resterà bella
"Il Giglio è un patrimonio ambientale fantastico. E' stata vittima di questo assurdo e incredibile incidente, ma ci sono tutte le condizioni perché il turismo cresca e si dimentichi quanto accaduto". Così il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, commenta l'imminente rimozione della nave Concordia dalle acque dell'isola del Giglio, a margine della presentazione delle celebrazioni per il centenario di Alberto Burri. Dopo la rimozione, prosegue il ministro, "noi sosterremo l'isola, come lo sta facendo la Regione, per superare questo momento complicato. Ma non credo ci sarà un danno permanente nel futuro. Il Giglio era bella e resterà bella".
Ordinanza della Capitaneria do Livorno sul trasferimento. Navi ad almeno 3 miglia da relitto e rallentare velocità
Navi ad almeno tre miglia nautiche dal relitto e con una velocità ridotta per non provocare onde pericolose: è quanto scritto nell'ordinanza emanata oggi dalla Capitaneria di porto di Livorno e dalla Direzione marittima della Toscana, che disciplina il trasferimento del relitto della Costa Concordia, dall'isola del Giglio al porto di Genova. "Le navi e i natanti - si legge nell'ordinanza a firma dell'ammiraglio Arturo Faraone - che nel corso della propria navigazione si trovino ad incrociare la rotta del convoglio di trasferimento del relitto della nave Costa Concordia dall'isola del Giglio al porto di Genova, dovranno mantenersi a una distanza non inferiore alle 3 miglia nautiche dal relitto e mantenere in prossimità del convoglio velocità ridotte per non generare moti ondosi pericolosi per il trasferimento e il rimorchio del relitto. E prestare massima attenzione nella ricezione di Securité, Avurnav, messaggi, comunicazioni d'informazione e circolari Immarsat".
Il trasferimento, avverrà tra il 21 e il 30 luglio prossimi, e le date di inizio e di termine delle operazioni - si legge ancora nell'ordinanza - sono da considerarsi meramente indicative in quanto il carattere tecnico di continuità temporale tra le operazioni di rigalleggiamento del relitto e il suo trasferimento verso il porto di Genova Voltri condizionerà le fasi successive. Il convoglio navale, seguito dalla nave della Guardia costiera 'Diciotti' che, come spiegato dall' ordinanza, dovrà essere contattata per qualsiasi evenienza, è costituito dal relitto stesso della Concordia, dai rimorchiatori e dalle unità ad ogni titolo impiegate nella scorta dello stesso.
Sulla rotta deciderà il comandante del rimorchiatore
Sarà il comandante del 'Blizzard'', il rimorchiatore indicato come responsabile del convoglio che porterà la Concordia a Genova, a decidere la rotta finale che percorrerà il relitto. La decisione è emersa nel corso di un incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Porto Santo Stefano tra Costa, Protezione Civile e Capitanerie di Porto per fare il punto sul tragitto che seguirà la nave e mettere a punto i dettagli del convoglio.
Al momento sono due le rotte ipotizzate e riguardano solo la parte iniziale del viaggio, quando la Concordia lascerà il Giglio. La prima prevede che il relitto, dopo esser stato girato, punti verso sud e successivamente ad ovest, mentre la seconda ipotizza una rotta prima a nord e poi ad ovest.
Il sindaco del Giglio, la partenza non sarà una festa
"La partenza della Concordia non sarà una festa per noi ma la conclusione di una vicenda che abbiamo patito. Si concludono 30 mesi di grande impegno e momenti molto difficili superati". Lo ha ribadito il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, ricordando che, in ogni caso, con la partenza della nave non si conclude la vicenda.
"Viviamo con ansia il momento della partenza - ha spiegato - ma non si tratta dell'ultimo atto. C'è infatti da cominciare quel lavoro importantissimo per il ripristino ambientale, che consentirà al Giglio di tornare come era prima".
I tecnici; progressi costanti, pieno controllo nave
Ci sono dei "progressi costanti": abbiamo il "totale controllo del mezzo" e dunque "siamo tranquilli e fiduciosi". Dopo le difficoltà e i ritardi dei giorni scorsi, i tecnici responsabili del rigalleggiamento della Concordia ribadiscono che le operazioni stanno procedendo come auspicato e nelle prossime ore inizierà l'ultima fase prima della partenza, vale a dire la riemersione della nave vera e propria. "Ci resta da collegare una sola catena - ha spiegato l'ingegner Franco Porcellacchia - e tre cavi. Nel momento in cui avremmo finito con l'ultimo cassone di poppa, che è già immerso, ci resterà solo un cassone a prua".
Al momento, è stato spiegato, la Concordia è riemersa di 4,15 metri e dunque a breve sarà interamente fuori dall'acqua anche il ponte 5. Una volta finito di collegare tutti i cassoni, molto probabilmente entro la mattina di domani, si comincerà a pompare aria all'interno per far emergere i ponti 4 e 3 e far risalire la nave di altri 10-11 metri. Quanto alla partenza dal Giglio, non ci sono novità sostanziali rispetto a ieri. "Le cose non sono cambiate - ha detto Porcellacchia - lunedì sembra che le condizioni meteo non siano delle migliori e dunque è ipotizzabile la partenza martedì. Per quanto ci riguarda, noi puntiamo comunque ad essere pronti già per lunedì".
Tutte le notizie di Isola del Giglio
<< Indietro