gonews.it

Nel Parco Botanico del Chianti osservazioni guidate, centri estivi e attività ambientali. Scienza e natura diventano amiche

E’ davvero impossibile perdersi tra i boschi di Montecorboli, cuore verde di Barberino Val d’Elsa. Piante e stelle del Chianti si sfidano giorno e notte, fanno a gara di orientamento tra i labirinti della ricca vegetazione di questa straordinaria porzione del territorio condivisa dai Comuni di Barberino e Tavarnelle. In palio c’è una bussola speciale, sospesa tra terra e cielo, dedicata a chi si avventura in un luogo insolito e poco battuto ma così ricco di opportunità di conoscenza e occasioni di benessere. E’ la rete de sentieri del Parco botanico del Chianti, un’area in cui la natura si scopre amica della scienza. Cinque ettari di piante e arbusti spontanei e coltivati tra i più tipici del paesaggio chiantigiano, come roverelle, pini, aceri, orchidee selvatiche, rose antiche e piante aromatiche, si estendono in un lungo abbraccio attorno all’Osservatorio, di proprietà dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, gestito dal polo museale dell’ateneo fiorentino.

Per raggiungere la terrazza della cupola da dove, avvalendosi di telescopi di ultima generazione, è possibile sognare a occhi parte scrutando il firmamento chiantigiano e le stelle appaiono più nitide e visibili che mai, occorre fare un percorso a piedi, lasciarsi guidare dai profumi e dai colori del parco dove sono custodite circa 300 specie di piante che crescono spontaneamente in questa area del Chianti, abbandonarsi all’osservazione dei dettagli naturalistici, lasciarsi intercettare dalla presenza discreta di fiori, arbusti e alberi. E’ la magia del mondo vegetale, custode di un piccolo universo in cui la biodiversità e l’equilibrio ecosostenibile regnano sovrani. E’ per conservare, valorizzare e promuovere questa importante risorsa del paesaggio chiantigiano che l’Osservatorio, siglando un accordo con l’azienda agricola Casa Emma, proprietaria del parco, diventa gestore diretto dell’area. “E’ un passo importante – commenta Emanuele Pace, responsabile scientifico dell’Osservatorio – con il quale aspiriamo a potenziare il valore del parco in quanto patrimonio comune, finalizzato ad offrire occasioni di benessere e opportunità educative e didattiche a più livelli, rivolti a studenti e famiglie. Il parco ha una magia tutta sua, propedeutica all’esperienza scientifica che il visitatore farà osservando gli astri, continueremo a sperimentarne le qualità organizzando centri estivi e attività ambientali per gruppi di studenti, oltre a cicli di osservazioni, visite guidate e corsi per la conoscenza di piante aromatiche ed erbe selvatiche, rivolti a cittadini e turisti; con questo accordo e la collaborazione di Isabella Devetta, responsabile dell'Osservatorio ambientale, le possibilità di fruizione dell’area si amplieranno, le prospettive e gli obiettivi del parco si fondono a quelli dell’Osservatorio”.

Entusiasti del nuovo incarico dell’Osservatorio i sindaci di Barberino e Tavarnelle Giacomo Trentanovi e David Baroncelli. "Parco e osservatorio – commenta il sindaco Trentanovi - lavoreranno insieme per incrementare le molteplici potenzialità di questa struttura intrecciando finalità educative, attività turistico-promozionali e funzioni di controllo e tutela dell’ambiente. Proponendosi come sede per la divulgazione scientifica nel campo dell’astronomia e delle scienze naturali, la struttura è chiamata a svolgere l’utile compito di controllo, monitoraggio e prevenzione ambientale". "L'Osservatorio – aggiunge il sindaco Baroncelli -rappresenta per i nostri territori un'occasione e un'opportunità senza eguali. E’ un valido strumento di valorizzazione e di attrazione del mercato turistico, trovandosi in una zona del Chianti che ha tutti i numeri per essere ‘venduta’ come area di interesse naturalistico. Continuiamo a lavorare per dotarla di strumentazioni moderne che permettano di estendere l’accesso e la fruizione da parte di appassionati, studenti, esperti e ricercatori”.

Nelle due aree che costituiscono il Parco, il bosco e il giardino, le piante spontanee possono essere ammirate grazie ad una rete di specifici percorsi. Il giardino è composto da “stanze”, piccole zone a tema dove si sono presenti le rose del Chianti, le piante utili all’uomo, le aiuole dei fiori selvatici, i viali di cipressi, sorbi e ciliegi. Ingresso libero. Info: www.osservatoriodelchianti.it.

Exit mobile version