"C'è una Toscana che è ancora in piedi, provata dalla crisi ma che ha saputo reagire": definisce così il presidente della Regione Enrico Rossi l'esito del suo "Viaggio in Toscana" che è anche il titolo del suo libro edito da Baldini e Castoldi realizzato dopo le "missioni" sul territorio. Il tema del lavoro e della crisi sono tra quelli più toccati nelle pagine del "Viaggio". Intervistato per la trasmissione "Metropolis" che sarà trasmessa stasera alle 22:10 da Toscana Tv, Rossi ha anche parlato di alcuni aspetti specifici della crisi, come quello del sistema-credito con le vicende legate al Monte dei Paschi di Siena, oggi risolte, ha detto, con "un grande lavoro" fatto da Antonella Mansi alla Fondazione e con la capacità della banca di ricapitalizzarsi. Ma il governatore non risparmia critiche alla sinistra: "Dovevamo accorgerci prima - ha detto Rossi al quale non piace la definizione di 'partito della nazione' - che l'eccessiva finanziarizzazione e le manie di gigantismo avrebbe contribuito a determinare una situazione simile. Così come - ha detto Rossi al quale per il Pd non piace la definizione di 'partito della nazione' e che ha detto di essere disponibile ad un secondo mandato da presidente - più in generale la sinistra in alcuni momenti anche recenti non ha saputo intervenire con la dovuta fermezza nel bloccare forme di liberismo eccessivo: penso all'esperienza del governo Monti. All'inizio poteva andare bene, ma la sua seconda fase non era comprensibile dal nostro popolo e andava in una direzione che non era certo la nostra".
Fonte: Regione Toscana