Lettera aperta a sindaci di Firenze e Signa su Mondadori Education che ha deciso di chiudere il magazzino di Signa il 31.12.2014 con il conseguente licenziamento di 14 lavoratori
Al Sindaco di Firenze Dario Nardella
Al Sindaco di Signa Alberto Cristianini
La Rsu Mondadori Education, unitamente alla Slc Cgil area vasta Firenze-Prato-Pistoia, con la presente intendono porre alla vs. attenzione la vicenda relativa alla scelta comunicata dall'Amministratore Delegato di Mondadori Education di chiudere al 31.12.2014 il magazzino di Signa con il conseguente licenziamento dei 14 lavoratori a oggi in forza e più in generale di denunciare il depauperamento culturale, produttivo e occupazionale a danno della realtà fiorentina attuato dal gruppo Mondadori da quando nel 1999 acquisì la casa editrice le monnier.
Le Monnier: un patrimonio disperso
1837-1999: la felice creatura di un tipografo di Verdun
Nel 1837 nasce a Firenze la Casa editrice Felice Le Monnier e in pochi anni è parte della cultura italiana, non solo fiorentina: pubblica i già classici Foscolo e Leopardi, i contemporanei Guerrazzi, D'Azeglio, Balbo, Gioberti, Amari, il dizionario Devoto-Oli…
Nell'aprile 1999, la Arnoldo Mondadori Editore acquisisce il Gruppo Le Monnier, che comprende ormai, oltre alla casa editrice, l'omonima libreria nel centro di Firenze e lo stabilimento tipografico Armando Paoletti, con un totale di 130 addetti.
2007: chiude la libreria
Nel 2000 la libreria di via San Gallo entra a far parte della catena Mondadori e nel 2006, già in cattive acque, viene ceduta a due editori milanesi che danno vita alla Commissionaria Città di Firenze. Il 30 maggio 2007 la società fallisce e i 15 dipendenti, senza stipendio per mesi, ottengono la cassa integrazione straordinaria.
Dopo 80 anni di storia, la libreria di Spadolini, degli intellettuali, degli insegnanti e degli studenti fiorentini chiude definitivamente.
2009: chiude la tipografia
Nel 2000 la tipografia viene ceduta da Mondadori alla Tipografica Varese (LTV), già committente della Mondadori. Nel 2006 la situazione precipita e, dopo un altro passaggio di mano, in appena tre anni si chiude, mandando a casa 30 persone.
La tipografia, nata nel 1837, che aveva stampato Dante, Machiavelli, Petrarca e Verga cessa di esistere.
2014: la chiusura del magazzino e il destino di 14 famiglie
Nel 2007 i 14000 m2 della sede di Ponte a Ema vengono messi in vendita da Mondadori: redazione e uffici amministrativi e commerciali si trasferiscono nella “prestigiosa” villa Martelli a Campo di Marte, mentre il magazzino si sposta a Signa. Per quest'ultimo, la dirigenza parla di crescita; annuncia un centro di smistamento per tutto il Centro-sud. Ma sono solo parole: il capannone affittato è di 2000 m2, appena sufficienti per continuare la distribuzione dei titoli per le Elementari e di Varia.
Il 26 giugno 2014, la Direzione della Mondadori Education, società del Gruppo Mondadori che detiene oggi il marchio Le Monnier, comunica alle RSU dei 52 dipendenti superstiti la decisione di chiudere il magazzino di Signa (14 addetti) alla fine di quest'anno, cancellando un altro pezzo di storia, altra professionalità, altra occupazione fiorentina.
Quale futuro?
Per i 14 dipendenti del magazzino il futuro sembra purtroppo segnato; e assai poco credibili appaiono le rassicurazioni di Mondadori Education sul futuro dei 38 superstiti. Del resto, nuove assunzioni a Firenze non se ne fanno da anni.
Non vogliamo che tutto questo passi sotto silenzio: dal 1999 la Mondadori smantella, o fa smantellare, pezzo dopo pezzo, tre aziende, tre importanti realtà fiorentine.
Ci appelliamo a Voi in quanto Sindaci e primi cittadini della nostra collettività per fermare il depredamento culturale-produttivo-occupazionale in atto e impedire che si colpiscano duramente 14 lavoratori e le loro famiglie.
RSU sedi di Signa e di Firenze della Mondadori Education
Riccardo Alessi Andrea Orsi Gabriele Zuti
SLC CGIL Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia
Marco Del Cimmuto
Fonte: Uffico Stampa Cgil Toscana