
Si erano specializzati nella 'truffa dei venti euro' marito e moglie, U.N. di 39 anni ed U.O. 37enne, denunciati stamani, martedì 8 luglio, dal commissariato di Empoli, dopo una serie di denunce pervenute da vari esercenti dell'Empolese Valdelsa.
In buona sostanza il modus operandi dei due era quello di entrare a turno, a poco tempo di distanza l’uno dall’altra, in piccoli esercizi commerciali, gestiti possibilmente da un solo addetto, quali tabaccherie o ferramenta, facendo acquisti per pochi euro. Alla cassa pagavano con una banconota da venti euro ma, con molto 'mestiere' e distraendo con abilità l’esercente, riuscivano a far sparire nella tasca la banconota, ritirando però il resto e la merce acquistata. Solo a fine giornata il titolare, facendo i conti, si accorgeva dell’ammanco di cassa.
Il caso ha voluto che in sede di denuncia, un tabaccaio di Ponte a Elsa (frazione di Empoli) truffato, riferisse ai poliziotti di ricordarsi dei due, perché la donna, entrata per prima, acquistando delle sigarette, aveva cercato di far sparire la banconota, ma, essendo il tabaccaio stato attento, lei stessa gliela ridava, facendo finta di nulla e scusandosi per la 'distrazione'. Dopo poco era entrato l’uomo che, con maggiore abilità, era riuscito a far sparire nelle sue tasche la banconota, prendendo il resto e le sigarette. Il negoziante è riuscito a descrivere sia i due che parte della targa dell'auto.
Con molta pazienza i poliziotti della sezione anticrimine si sono messi alla ricerca di qualche immagine 'catturata' da qualche telecamera esistente nella zona del negozio e dopo qualche tentativo sono risaliti alla vettura, alla targa completa e, dal controllo dei dati incrociati fatto con la banca dati delle forze di polizia, all'identità dei due coniugi romeni, controllati insieme a bordo della stessa auto numerose volte nei mesi scorsi e fotosegnalati perché gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il riconoscimento in foto della coppia di romeni da parte del negoziante pontaelsino ha fatto il resto. I due sono stati denunciati a piede libero per il reato di truffa in concorso, aggravata e continuata.
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