La prima dello spettacolo che il Teatro della Conchiglia ha presentato alla Casa del Popolo di Cigoli, intitolata non a caso a Giuseppe Gori, è stata davvero intensissima, davanti ad un pubblico importante, che ha affollato la bella terrazza sulla valle dell’Egola. Il successo, per Monica Mori, Andrea Mancini e Marzio Matteoli, è stato decretato anche dal fatto che, immediatamente, sono state fissate le prossime repliche dello spettacolo, in particolare per mercoledì prossimo alle 22, nello spazio Pinocchio, della Festa regionale dell’Unità, che da qualche giorno si è aperta a San Miniato basso.
Lo spettacolo, che è nato grazie allo stimolo e alla collaborazione con il Comitato Giuseppe Gori, nasce dalla vicenda del calzolaio cigolese, che morì a poco più di trent’anni, subito dopo la Liberazione. Il fascismo lo aveva condannato a 25anni di carcere, la Liberazione interruppe la pena, anche se Gori era ormai minato dalla tubercolosi, che non gli avrebbe dato scampo.
Come è stato detto in occasione della prima: “Occorre riparlare della nostra storia di ieri, anche dei molti eroi che l’hanno costellata e che oggi sono stati perlopiù dimenticati. Vorremmo – ha detto Mancini – parlarne anche ai giovani, non con gli strumenti della retorica, ma anche con la musica e speriamo con il cinema. Questo spettacolo, pieno di canzoni, anche leggere, è nato proprio per questo”.
Bravissimi gli attori, ma davvero straordinario è stato Marzio Matteoli, che ha suonato la sua chitarra romantica, cantando alcune canzoni scritte per l’occasione (da testi proprio di Giuseppe Gori), ma pescando anche in un repertorio più leggero, che ha alleggerito molto la serata, guadagnando molti applausi a scena aperta.
Adesso “il piccolo Gramsci di Cigoli” (come in tanti hanno voluto chiamarlo, tanto la sua vicenda assomiglia a quella dell’altro grande martire antifascista), comincia il suo viaggio, chi ha perso la prima può partecipare alla replica di mercoledì prossimo o, eventualmente, ad una delle successive.

Fonte: Ufficio Stampa