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Concordia, il presidente Rossi: "La Costa ha deciso dove smantellarla e il governo a quel punto aveva poche strade"

Enrico Rossi

"Si è preferito lasciare decidere tutto a Costa Concordia chi smantella la nave e dove. Il Governo a questo punto aveva poche strade". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico, parlando con i giornalisti a Firenze in merito alla scelta di portare il relitto della Costa Concordia a Genova invece che a Piombino.

"Era meglio - ha detto ancora - se la Costa Concordia veniva a Piombino come ho sempre sostenuto. E' stata scelta la strada più rischiosa e io dico peccato. Dal Giglio a Genova ci sono 208 miglia nel pieno del Mediterraneo e a Piombino solo 39. Tutti capiscono che quella era la soluzione migliore".

"Per quanto ci riguarda intensificheremo quanto più possibile i controlli contro l'inquinamento e per la tutela del mare e chiediamo al Governo di aiutarci e di essere coerente per il porto di Piombino". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico, parlando con i giornalisti a Firenze in merito alla scelta di portare il relitto della Costa Concordia a Genova invece che a Piombino. "A settembre - ha aggiunto - il porto di Piombino potrà accogliere le navi e dobbiamo essere messi nelle condizioni, così come sottoscritto nell'accordo di programma, di poter smantellare il naviglio militare". Si tratta, ha spiegato, "di oltre 40 mila tonnellate e Piombino si affermerà come porto per lo smantellamento e la rottamazione delle navi. Questa parte dell'accordo deve essere ancora definita nei dettagli e mi aspetto che su questo ci sia un recupero da parte del Governo". Rossi ha quindi auspicato "che entro il mese di luglio potremo chiudere questo accordo a livello nazionale. Questa è una scommessa per il futuro del Piombino".

Rossi: "Sms da Renzi? Spero di averne presto da lui"

"Ieri non ho ricevuto messaggi da Renzi, ma spero di averne presto sulla conclusione della partita dello smantellamento del naviglio militare a Piombino, che è previsto dall'accordo di programma che abbiamo sottoscritto con Renzi". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rispondendo alle domande dei giornalisti sullo smantellamento della Costa Concordia, che gli chiedevano se avesse ricevuto un sms dal premier Renzi come quello ricevuto dal presidente della Liguria Burlando al termine dei lavori del Consiglio dei ministri di ieri. "Dispiace - ha aggiunto - che la Toscana abbia dovuto sobbarcarsi per oltre 900 giorni la presenza di questo relitto ma che alla fine la decisione sia stata diversa e che l'ipotesi Piombino non sia stata nemmeno valutata". Rossi ha assicurato che "collaboreremo perché l'operazione è delicata e intravediamo molti rischi e controlleremo il più possibile che non ci sia inquinamento".

Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha anche auspicato che "entro luglio si possa avere dal Governo un cronoprogramma dei lavori su tutto il polo siderurgico di Piombino. Ci sono i lavori già partiti per l'escavo del porto grazie ai soldi della Regione. L'accordo di programma per Piombino prevede anche la realizzazione della Tirrenica con la bretella di collegamento al porto". Inoltre, ha detto ancora, "c'è la partita delle bonifiche e ancora l'impegno a sostegno dell'industria siderurgica che vede risorse del Governo e della Regione". Rossi ha anche ricordato che "l'autorità portuale sta predisponendo un bando per lo smantellamento e il reffiting delle navi. Altra partita è quella della bonifiche del porto i cui appalti si stanno svolgendo".

Concordia: Domenici (Pd), smantellamento? Peso Rossi zero

"Enrico Rossi: molte chiacchiere e peso politico zero sullo smantellamento della Costa Concordia". Così scrive oggi sul suo profilo facebook l'ex parlamentare europeo del Pd ed ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dopo la decisione del Governo di inviare a Genova il relitto per lo smantellamento.

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