Si chiama DACCAPO il sistema di riuso solidale che mira a sensibilizzare i cittadini al «non spreco» ed alla riduzione dei rifiuti, attraverso il riuso a fini solidali degli oggetti, dei vestiti e dei mobili altrimenti destinati alla discarica. RI-ciclare, RI- creare e Ri-usare solidale. Questi sono i tre concetti fondamentali che fondano Daccapo, il sistema di riuso solidale promosso da Ass. Ascolta la mia voce ONLUS, Caritas diocesana di Lucca, in collaborazione con Sistema Ambiente, ASCIT e i due Comuni di Lucca e Capannori. Oggi il progetto trova il suo completamento con l'inaugurazione dell’Emporio del Riuso a Coselli, a fianco della nuova stazione Ecologica ASCIT (anch’essa inaugurata oggi) in un ambiente di grande bellezza, accurato nel design dello spazio e nel decoro in stile post-industriale dei muri dove campeggia un enorme disegno, secondo i principi della street art. In questa sede, aperta al pubblico dal 5 luglio prossimo, si potranno trovare dagli oggetti per la casa, al mobilio fino ai vestiti, calzature, oggetti per i bambini, donati all'associazione e alla Caritas per un riuso di tipo solidale.
La nuova Stazione Ecologica di Ascit Spa situata in un locale attiguo all’emporio, ma separato, sarà aperta al pubblico a partire dal 30 giugno, dal lunedì al sabato in orario 8.00-12.00. Sarà possibile conferirvi legno, ferro, ingombranti, sfalci di potature, carta, vetro e, nel corso del mese di luglio, sarà attivata la raccolta anche delle altre tipologie di materiale provenienti dalla raccolta differenziata. In futuro diventerà anche centro di distribuziuone dei contenitori per la racolta dei rifiuti. Al taglio del nastro sono intervenuti Alessandro Toccafondi, presidente dell’associazione Ascolta la mia Voce Onlus, Lorella Sestini, del coordinamento della Caritas di Lucca e Amina Santi responsabile progetto Caritas; gli assessori all’ambiente e alle politiche sociali del Comune di Capannori Matteo Francesconi e Ilaria Carmassi, l’assessore all’ambiente del Comune di Lucca, Francesco Raspini Per Ascit erano presenti il presidente Maurizio Gatti e il direttore Roger Bizzarri, per Sistema il direttore Roberto Paolini. Tante le novità rispetto al precedente sistema di distribuzione. Chiunque potrà accedere all'emporio, lasciando in cambio un'offerta che sarà utilizzata per mantenere il servizio, sostenere progetti di inclusione lavorativa per soggetti svantaggiati, formazione artigianale per giovani con bassissima qualifica e consentire altre azioni di contrasto alla marginalità estrema. L'attenzione più grande, secondo lo stile Caritas e dell'Ass.Ascolta la Mia Voce, rimarrà comunque per coloro che saranno segnalati dai Servizi Sociali Territoriali o dei Centri di Ascolto del disagio sul territorio e che potranno usufruire degli stessi beni a titolo gratuito. Nei mesi scorsi, era già stato affiancato al punto di raccolta attivo, presso la stazione ecologica ASCIT a Lammari da almeno due anni, un altro punto di recupero degli ingombranti a Pontetetto, accanto alla stazione ecologica di Sistema Ambiente.
Qui, da circa due mesi, è stato avviato anche un laboratorio di riparazione e in alcuni casi di ricreazione degli oggetti consegnati. Attraverso quest'iniziativa è già stato possibile creare occasioni di lavoro e formazioneper almeno quattro persone in situazioni di marginalità. Il progetto rappresenta la prima esperienza di questo tipo in terra di Toscana, grazie all'innovativa sinergia che si è realizzata tra Istituzioni locali (Comune di Lucca e Capannori), aziende di gestione dei rifiuti (Sistema Ambiente ed ASCIT) e terzo settore (Arcidiocesi di Lucca – Caritas e Ass. Ascolta la mia voce ONLUS). Per la prima volta Istituzioni e Aziende, infatti, sono co-gestori del progetto, mettendo a disposizione spazi e compartecipando alla sua implementazione in modo attivo, al fine di comprendere i punti di raccolta, i laboratori di riparazione e l'emporio all'interno del sistema di gestione del rifiuto e della strategia per la sua riduzione. Tra il 2012 al 2013, infatti, nel solo punto di raccolta di Lammari sono state salvate dal rifiuto in discarica circa 95 tonnellate di beni ingombranti e 20 tonnellate di vestiario, rientrati in circolo in situazioni di fragilità come beni necessari. ‘Il recupero diventa in questo modo un'azione in grado di produrre risposte ai bisogni primari nella marginalità estrema - dichiara Alessandro Toccafondi, presidente dell'Ass.AScolta la mia voce ONLUS - riesce a sviluppare occasioni di inclusione lavorativa per soggetti fragili, ridurre la quantità di rifiuti ingombranti destinati allo smaltimento ed anche i relativi costi per la comunità’. Inoltre, il progetto diventa un importante gesto di sensibilizzazione per ripensare le modalità di consumo delle comunità ed il loro rapporto con le cose. ‘Daccapo diventa per noi un'occasione per aiutare le nostre comunità a crescere nelle strade della solidarietà, ma anche della consapevolezza ambientale e della sobrietà - sostiene Amina Santi, responsabile del progetto per Caritas Lucca -. E' una piccola pratica di innovazione sociale che segna però una direzione buona per produrre cambiamento’. “Questo progetto è di grande interesse perché coniuga la salvaguardia dell’ambiente con la solidarietà - sostengono gli assessori del Comune di Capannori Ilaria Carmassi e Matteo Francesconi -. Da una parte si punta a cambiare la cultura del consumismo in cultura della sobrietà incidendo sugli stili di vita invitando tutti a non sprecare e a ridurre la produzione dei rifiuti, per una nuova responsabilità sociale, dall’altra, si sostengono le famiglie in difficoltà che potranno usufruire gratuitamente di beni a loro necessari”. “Organizzare sul territorio un centro di raccolta che si pone come obiettivo il riuso a fini di solidarietà è un iniziativa che merita tutto il supporto di cui siamo capaci – spiega l'assessore all'Ambiente del Comune di Lucca Francesco Raspini – E' sempre più importante diffondere la cultura del riciclo e del recupero dell’esistente affinché materiali di ogni genere possano trovare nuova vita, soprattutto in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo . “Daccapo” è il risultato della collaborazione tra diversi soggetti che vedono in questa iniziativa la possibilità di dare risposte a numerose famiglie, coniugando la solidarietà al rispetto ambientale”.
“Siamo un’azienda mista pubblico privato, la nostra finalità è non solo garantire per il presente un servizio accurato a costi il più possibile ridotti per i cittadini – sostiene Matteo Romani, presidente di Sistema Ambiente - ma anche incentivare comportamenti e collaborazioni per gestire all’insegna della sobrietà tutto il ciclo dei consumi nella prospettiva di lasciare in eredità un ambiente non deteriorato”. “Abbiamo aderito, e contribuito, con estremo interesse al progetto Daccapo – dichiara il direttore di Sistema Ambiente, Roberto Paolini -, perché rientra pienamente nelle finalità dell’azienda: ridurre le quantità di rifiuti da conferire in discarica e promuovere comportamenti virtuosi dei cittadini, ci permette inoltre una significativa sinergia con Ascit nell’ottica di future razionalizzazioni e integrazione dei servizi”. “La stazione ecologica di Coselli è la quarta stazione che apriamo sul territorio di Capannori – spiega il presidente di Ascit, Maurizio Gatti - e ci permetterà di offrire un servizio migliore e più capillare alla zona sud del territorio. Con questa struttura raggiungiamo lo standard ottimale previsto, di una stazione ecologica ogni 10-12 mila abitanti. Il nostro obiettivo è infatti quello di migliorare e potenziare ulteriormente la raccolta differenziata a Capannori”.
INFO: caritas@diocesilucca.it
Fonte: Comune di Capannori
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