
L'Unione dei comuni della Valdera sottoscrive un protocollo con la Regione per sopperire all'abolizione imposta dallo stato. Incarico affidato all'avvocato Marianna Abbondanza, che riceverà a Pontedera e a Peccioli. Istituito anche un servizio di 'filtro' a cura dell'Uro
Arriva il 'garante dei diritti dei cittadini'. E' la figura che l'Unione dei comuni della Valdera si è 'inventata' per sopperire all'abolizione del difensore civico comunale da parte dello stato. Tutto all'interno delle norme naturalmente, tanto che la delibera della giunta dei sindaci è supportata da un protocollo d'intesa con il difensore civico regionale.
L'incarico è stato affidato, in via sperimentale fino al 31 dicembre, all'avvocato Marianna Abbondanza, che fino a poche settimane fa ha ricoperto il ruolo di difensore civico del comune di Pontedera. Il cambio di denominazione infatti non cambia la sostanza, visto che l'avvocato Abbondanza continuerà a svolgere il suo ruolo di mediatore e di assistenza per quei cittadini che ritengono di aver subito un torto dalla pubblica amministrazione (comuni, regione, servizi idrici, trasporti, gas, luce) ma con due novità importanti: l'estensione della competenza territoriale a tutti e tredici i comuni dell'Unione Valdera con il ricevimento al pubblico che verrà fatto sia al polo di Pontedera (martedì e giovedì dalle 15 alle 18) che a quello di Peccioli (primo e terzo giovedì del mese dalle 15, 30 alle 18); il filtro dell'ufficio relazioni con il pubblico, che fornirà assistenza e orientamento anche durante i giorni di assenza dell'avvocato Abbondanza.
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