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Inaugurata la Festa della Ceramica. Taccini presenta le sue 'biciclette', un bando per formare nuovi artigiani

Eugenio Taccini e gli autori dell'installazione artistica (foto gonews.it)

Dopo l'inaugurazione di ieri, giovedì 26 giugno, la Festa Internazionale della Ceramica entra nel vivo. La kermesse di Montelupo Fiorentino è stata aperta dal taglio del nastro del sindaco Paolo Masetti, del predecessore Rossana Mori e dell'assessore alla presidenza Vittorio Bugli.

Stamani, venerdì 20 giugno a Palazzo Podestarile un momento per parlare di formazione e l'incontro fra Università e aziende, fra istituti d'arte e artigiani per rilanciare il settore ceramico. Nell'occasione sono stati presentati alcuni interessanti progetti promossi a Montelupo Fiorentino in ambito formativo. Presenti l'assessore all'attività produttive Cinzia Cester, Benedetta Falteri della Fondazione Musei, Cesare Baccetti per Terre di Toscana e l'artista Eugenio Taccini, che ha presentato il cantiere di arte contemporanea da lui diretto.

Nell'occasione si è parlato anche di:

IL CANTIERE D'ARTE CONTEMPORANEA

L’arte è incontro, sperimentazione, apertura a nuovi modi di pensare e agire. Il cantiere d’arte contemporanea “LO 2.0 vol.3: officina dell’arte” riflette pienamente questo spirito.

Il tutor, Eugenio Taccini, è un noto ceramista montelupino dedito da tutta la vita a plasmare ceramica.

Grandi pannelli con Arlecchini e Pinocchi da lui realizzati animano la città di Montelupo e non solo, in linea con la tradizione locale, ma sempre rielaborata in chiave innovativa e moderna: “solo viaggiando e confrontandosi con gli altri possiamo apprendere e incrementare le nostre conoscenze, la cultura è prima di tutto scambio”.

Il Cantiere ha  come tema lo studio e la rielaborazione in chiave contemporanea dell'influenza spagnola sulle ceramiche di Montelupo, in linea con il motivo conduttore della Festa 2014, e vede al lavoro undici ragazzi di età compresa tra i 23 e i 29 anni. Otto di loro sono studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, per la maggior parte in Scultura; gli altri tre sono invece giovani artisti già entrati in contatto con la materia ceramica attraverso i corsi della Scuola della Ceramica di Montelupo o altre esperienze.

“È un modo per cimentarsi con la scultura, l’arte plastica e pittorica, un’esperienza che diventa sempre più interessante con il passare del tempo”, afferma una delle allieve.

L'obiettivo principale del Cantiere è quello di riproporre il clima di scambio, collaborazione e insegnamento esistente nelle botteghe di un tempo, per stimolare i partecipanti attraverso il confronto con artisti affermati, che hanno trovato nella ceramica il materiale per esprimere la propria arte.

Il modello del “cantiere d’arte” è già stato sperimentato due anni fa con un progetto che aveva visto protagonisti gli artisti Alfredo Gioventù e Khaled Ben Slimane, assieme all’associazione Unione Fornaci della terracotta.

Il Cantiere ha preso il via il 5 Maggio ed è articolato in due fasi: in una prima parte i giovani artisti si cimentano con la realizzazione dell’ installazione “biciclette”, esposta in occasione della Festa della ceramica, successivamente  si dedicheranno alla realizzazione dei pezzi che saranno esposti nella sezione contemporanea della mostra “Est Ovest Est - Materiali, tecniche e artigiani in viaggio” da ottobre 2014.

Nel corso della Festa della Ceramica gli allievi avranno modo di confrontarsi anche con un apprezzato artista come Marco Bagnoli che sabato alle ore 18.00 presso il palazzo Podestarile (via Baccio da Montelupo) racconterà la sua esperienza creativa in una conferenza aperta anche ad uditori esterni.

Con “Biciclette” Eugenio Taccini e i suoi allievi mirano a stupire il visitatore della Festa della ceramica: quindici figure ad altezza reale sono collocate in diversi punti di Corso Garibaldi e di piazza Vittorio Veneto a cavallo di alcune biciclette….quasi a suggerire una commistione fra realtà e fantasia, fra arte e vita di tutti i giorni. Non è un caso che il lavoro tragga ispirazione da un decoro tipico della ceramica montelupina “Gli arlecchini”, rappresentazione allegorica dell’uomo e della quotidianità.

La realizzazione di questo progetto è stata possibile anche grazie ad un finanziamento di circa 10.000 euro ricevuto dalla Regione nell’ambito della misura Toscanaincontemporanea, corrispondente a circa il 50% dell’importo complessivo.

Est Ovest Est – Materiali, tecniche e artigiani in viaggio”

Nella seconda fase del progetto Officina d'Arte i partecipanti al cantiere d'arte stanno progettando ognuno una propria personale rielaborazione dell'influenza spagnola sulle ceramiche di Montelupo, traendo spunto dalle ceramiche storiche che saranno esposte nella mostra “Est Ovest Est – Materiali, tecniche e artigiani in viaggio”, da Ottobre al Museo della Ceramica.

Un decoro, una forma sono serviti ai nostri artisti per creare proprie opere originali, che andranno ad affiancare i pezzi montelupini e spagnoli nella mostra.

Nell'area di Valencia, ed in particolare nelle popolose cittadine di Paterna e Manises, venne a radicarsi nel corso del XIV secolo un'importante attività ceramistica che prese l'avvio da produzioni dipinte in ramina e manganese sul genere della maiolica arcaica per approdare ben presto alla fabbricazione di più ricche ceramiche smaltate a lustro metallico, nelle quali trovò una straordinaria applicazione lo stile mudejar, sintesi particolarissima tra le istanze decorative di matrice arabo-musulmana ed i simboli e le suggestioni della cultura cristiana della Reconquista.

L'impressionante diffusione di queste ceramiche lustrate prodotte nel Levante spagnolo, oggetto di un intenso traffico commerciale nel corso del XV secolo, influenzò largamente i centri di produzione dell'area mediterranea, ed in particolare quelli italiani.

Tra questi ultimi un ruolo di grande rilievo ebbe Montelupo che, dalle maioliche di Manises trasse le decorazioni che rappresentavano l’eredità della grande tradizione dell’Islam occidentale, rifacendosi direttamente a quelle ove il blu di cobalto era accostato ai colori giallo-dorato o rosso-rubino del lustro metallico. L’Imitazione del Lustro realizzata senza usare la tecnica propria del lustro che consisteva in una cottura in ambiente privo di ossigeno e quindi in atmosfera riducente, prevedeva in Montelupo non soltanto l’impiego dei motivi tipici di quella produzione iberica, tratti da simbologie religiose islamiche - quali il cosiddetto “albero della vita” - ma addirittura la copia dell’intera composizione, che si sviluppava specialmente sulle forme aperte.

Talvolta, come nell’ imitazione della Foglia valenciana, i soggetti (in questo caso la foglia della vite) erano trasformati con un processo di stilizzazione di natura geometrica, ma mantenevano l’accostamento cromatico del blu e dell’arancio che li riconduceva ai manufatti spagnoli  con gli inserti “a lustro” dorato.

Rifacendosi direttamente a questa tradizione, ne riprodusse il cromatismo e le decorazioni, traducendo così in lingua italiana modi formali che già rappresentavano una sintesi assai raffinata dei più antichi motivi decorativi dell'Islam.

Questa mostra vuole mettere a confronto le maioliche del Levante spagnolo prodotte nell'arco del XV secolo e le produzioni di Montelupo che alle medesime si ispiravano, consentendo così di ripercorrere l'evoluzione di due delle principali area produttive del mondo lardo-medievale mediterraneo.

La presenza poi di manufatti di artisti a noi contemporanei provenienti da queste aree vuole indagare se ancora oggi, sull’onda di quanto avvenuto nel passato, esistono ancora punti di contatto fra queste culture ceramiche.

Sono previste le partecipazioni di Marco Bagnoli, Eugenio Taccini, Matteo Bertini e di artisti spagnoli ospiti del progetto.

L’associazione Terre di Toscana propone due azioni formative nell’ambito della ceramica

Rilanciare la Ceramica, rilanciare l'artigianato, attraverso dei corsi di formazione alla portata di tutti e progetti volti a promuovere l’innovazione del settore.

L’associazione Terre di Toscana ha l’obiettivo di essere motore di un rilancio del settore ceramico. Lo fa proponendo ai giovani percorsi formativi altamente qualificati e alle aziende possibilità di contatto e incontro con giovani creativi.

In occasione della Festa della Ceramica vengono lanciati tre diverse azioni che saranno poi concretizzate a partire dal mese di settembre. Il costo complessivo dell’intero progetto è di circa 30.000 eruo sostenuti per il 70% della Camera di Commercio (con 21.000 euro).

1. TERRE DI TOSCANA offre l'opportunità di frequentare CORSI DI CERAMICA con un’agevolazione del 90% sulla quota di partecipazione

L'Associazione Terre di Toscana, con il sostegno della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Firenze rivolge un bando a giovani e inoccupati residenti in Toscana, per fornire un'opportunità di formazione specialistica presso la Scuola della Ceramica di Montelupo Fiorentino

Ai partecipanti saranno offerti voucher formativi da spendere presso la Scuola della Ceramica a copertura di circa il 90% delle quote di partecipazione ai corsi selezionati, da effettuarsi nelle date e negli orari descritti nel bando.

Il percorso formativo offerto non riguarderà solo la tecnica, ma anche la cultura, le ragioni del radicamento della ceramica in Toscana….

Terre di Toscana si propone come un “incubatore” di nuove professionalità da avvicinare alla tradizionale lavorazione ceramica per sollecitare nuovo interesse verso la lavorazione della ceramica toscana e per offrire ai partecipanti concrete possibilità di avvicinamento al mondo del lavoro.
Possono presentare domanda Giovani studenti, disoccupati o inoccupati tra i 18 e i 35 anni, e lavoratori percettori di ammortizzatori, senza limiti di età.

La scadenza per la presentazione della domanda è il 15 luglio.

Il bando è disponibile presso il Museo della ceramica sul sito www.ceramicatoscana.it

Si tratta del secondo anno consecutivo che grazie alla collaborazione fra l’associazione Terre di Toscana, la Camera di Commercio e l’Agenzia per lo Sviluppo Empolese-Valdelsa vengono proposti corsi di formazione professionale a costi veramente contenuti.

2. Contributi alle aziende disposte ad ospitare giovani artisti per un tirocinio formativo

L'Associazione Terre di Toscana  con il sostegno della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Firenze rivolge un bando alle aziende della Ceramica Toscana che producono nei territori di antica tradizione ceramica per selezionare le imprese che vorranno beneficiare del contributo dell'Associazione per ospitare, nelle proprie sedi, tirocini formativi dei partecipanti beneficiari dei corsi formativi finanziati dai Voucher dell'Associazione Terre di Toscana e della Camera di Commercio nel 2013.

Il progetto va ad integrare quello già promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di GiovaniSì.

Terre di Toscana rimborsa 200 euro a carico dell'azienda che vanno ad integrare i 300 euro già messi a disposizione dalla Regione Toscana  per i tirocinanti di età compresa tra i 18 e i 30 anni non compiuti; per i tirocinanti che hanno più di 30 anni Terre di Toscana rimborsa l'intera quota.

Tutta la modulistica necessaria e le informazione sono disponibili sul sito internet www.ceramicatoscana.it  oppure presso la sede dell’Associazione Terre di Toscana, presso il MUSEO DELLA CERAMICA, piazza Vittorio Veneto, 11 a Montelupo Fiorentino, telefono 0571/51352 – 0571/51087 – 0571/51543; info@museomontelupo.it

Le domande di iscrizione dovranno pervenire a mano o a mezzo posta entro e non oltre il 31 luglio  2014

3. Lo studio di un’immagine coordinata e di un packaging che valorizzino la ceramica prodotta nelle Terre di Toscana

L’ultima fase del progetto è ancora in corso di elaborazione e riguarda uno studio da parte dell'Università di Firenze, Design Campus della progettazione coordinata di un sistema di packaging adatto a contenere e valorizzare i prodotti tradizionali (contenitori, schede di prodotto, elementi di comunicazione).

I prodotti per cui sarà studiata la nuova veste di presentazione sono tutti quelli realizzati dalle aziende della ceramica toscana che producono nel rispetto dei disciplinari di produzione dei marchi di qualità o che comunque producono nei territori di Terre di Toscana

Il risultato finale sarà un allestimento che restituisce una vera e propria immagine del Made in Tuscany da usare e proporre in diversi eventi espositivi.

Quest’ultima azione ha da un lato l’obiettivo di lavorare sulla valorizzazione del prodotto e dall’altro di stimolare le aziende a proporsi con un’immagine coordinata che sia un veicolo di presentazione soprattutto all’estero.

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