Centro Antiviolenza Frido Kahlo compie un anno: accolte 100 donne per sostenerle nel loro percorso

L'associazione Frida Kahlo e il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini

L'associazione Frida Kahlo e il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini

Un anno fa il territorio Valdarno Inferiore ha realizzato un grande passo in avanti verso gli obiettivi previsti dalle raccomandazioni europee e internazionali per il contrasto della violenza di genere.

Fino ad un anno fa le donne che volevano uscire da una situazione di violenza domestica, proteggendo se stesse e i loro figli e figlie, non avevano un luogo nel Valdarno Inferiore che le ospitasse e che le sostenesse nella loro possibilità di ricostruirsi una vita senza violenza.

Oggi questo luogo esiste, ed è il Centro Antiviolenza Frida Kahlo.

Progettato e gestito dall’Associazione Frida, con partner la Società della Salute  Valdarno Inferiore, grazie al finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, il Centro Antiviolenza ha accolto in questo anno più di 100 donne e le ha sostenute nel loro percorso di uscita dalla violenza.

L’apertura del Centro ha prodotto un rilevante incremento del numero di donne che richiedono aiuto, a dimostrazione del fatto che il fenomeno della violenza è ancora largamente sommerso e che garantire un servizio specifico e farlo conoscere  è l’azione più importante per contrastare la violenza di genere.

Il Centro può ospitare 4 nuclei; le donne ospitate dal giugno 2013 ad oggi sono 5 (e 7 i minori loro figli e figlie), 2 delle quali sono già uscite e si sono ricostruite una vita autonoma e libera. Al centro complessivamente sono arrivate 19 richieste di inserimento dagli altri centri antiviolenza o dai servizi.

Sono più di 100 le donne che si sono rivolte al Centro per la prima volta, e che si aggiungono alle donne già seguite dall’Associazione Frida attraverso gli sportelli.

Il Centro garantisce due linee telefoniche attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7, alle quali si possono rivolgere le donne, ma anche gli operatori sociali e sanitari, le forze dell’ordine e altri soggetti pubblici o del privato sociale: sono quasi 300 i contatti telefonici registrati in un anno.

Al Centro vengo svolti quotidianamente colloqui di accoglienza e sostegno per la rielaborazione del trauma e l’uscita dalla violenza (sono circa 450 i colloqui fatti nel corso di quest’anno). Sono attivi i gruppi di auto-mutuo aiuto e sono garantite la consulenza legale gratuita e il sostegno legale con il patrocinio a spese dello Stato.

L'associazione Frida Kahlo e il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini

L'associazione Frida Kahlo e il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini

Come per l’accesso delle donne, anche per i colloqui di consulenza legali, si è registrato un incremento con l’apertura del Centro  (sono 70 i colloqui svolti dalle avvocate)  a dimostrazione che grazie al sostegno del Centro le donne intraprendono con più convinzione e facilità la strada della tutela legale.

Il Centro supporta le donne anche nella genitorialità, nell’accesso e nell’uso dei servizi socio-sanitari, nella ricerca del lavoro. Per le donne ospiti il Centro, grazie all’attivazione di reti e collaborazioni con i soggetti pubblici e privati locali, garantisce le cure e l’assistenza medica, l’inserimento in corsi formativi professionalizzanti o linguistici, il supporto nella ricerca del lavoro e della casa, l’inserimento scolastico dei minori e la partecipazione a laboratori e attività all’interno e all’esterno del centro.

Si rileva, infine, che l’apertura del Centro Antiviolenza ha permesso di attivare relazioni più strutturate con le istituzioni locali (anche attraverso la stipula di nuovi protocolli) ma anche con i Tribunali e le Forze dell’Ordine e contribuisce a sensibilizzare la cittadinanza tramite iniziative specifiche.

Il Centro risponde ai criteri e ai requisiti previstiti delle convenzioni europee e internazionali, come la convenzione di Istanbul, che entrerà in vigore in Italia il prossimo primo agosto.  Il Centro fa parte del coordinamento regionale Tosca, e dell’associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re.

L’Associazione Frida ha aderito all’appello che D.i.Re ha presentato al Governo chiedendo l’assegnazione dei finanziamenti previsti dalla cosiddetta legge sul femminicidio  e destinati ai centri antiviolenza.

L’aspetto più problematico per i centri antiviolenza, e anche per il Centro Antiviolenza Frida Kahlo, è, infatti, ancora oggi quello economico, e su questo l’Associazione Frida vorrebbe richiamare l’attenzione pubblica ricordando che la violenza contro le donne è un fenomeno sociale e culturale che riguarda tutti e tutte e che rappresenta la più grave violazione dei diritti umani nel mondo.

 

Per l’occasione dell’anniversario l’Associazione Frida ha organizzato la mostra dedicata al tema della violenza “Anarkikka. Sbirciando da qui” dell’illustratrice  Stefania Spanò. La mostra, allestita  presso i locali dell’ex-falegnameria a San Miniato Alto, sarà  inaugurata oggi, venerdì 20 giugno, alle ore 20.00.

Sarà possibile visitarla fino al 29 giugno, successivamente e fino a settembre la mostra si sposterà nei comuni di Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno.

Fonte: Ufficio Stampa

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