
Il taglio del nastro del sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, al Be.Go per il percorso dedicato ai non vedenti (foto Piero Cioni)
Abbattere le barriere sensoriali e cognitive che impediscono ai non vedenti e ipovedenti di apprezzare il significato di un’opera d’arte, perfino la maestosità di un affresco del quindicesimo secolo. Una sfida al limite dell’impossibile qualche decennio fa, e che da questa mattina è una realtà concreta al Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, dove è stato inaugurato un allestimento permanente che consentirà anche ai non vedenti e ipo vedenti di immergersi completamente nell’atmosfera del Rinascimento, attraverso una “visita plurisensoriale e interattiva” che li guiderà alla scoperta dei preziosi affreschi realizzati dal pittore fiorentino.
Presenti all'inaugurazione, oltre al sindaco, Alessio Falorni, l’assessore alla Cultura di Castelfiorentino, Claudia Centi, e l’assessore al Turismo, Adonella Cinci (la giunta era inoltre rappresentata anche dall'assessore Marco Cappellini), l'ex sindaco Giovanni Occhipinti, la dottoressa Isabella Lapi, direttrice regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana (ufficio periferico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), che ha voluto così sottolineare con la sua presenza la rilevanza straordinaria di un percorso espositivo di cui si trovano pochi esempi in Italia (i modelli di riferimento sonoil Museo Tattile Statale Omero di Ancona, che è però incentrato su architettura e scultura, e il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna Anteros dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, dedicato alla pittura).
Finanziato interamente dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (il costo è di 20.000 euro), l’allestimento guida il visitatore non vedente alla conoscenza degli affreschi attraverso una combinazione virtuosa fra il tatto (che agisce alternando la tecnica del disegno a rilievo alla scrittura braille) e il supporto audio. Oggi, dopo il taglio del nastro, i primi non vedenti hanno potuto così subito cogliere questa grande opportunità.
Il percorso di visita è scandito da 4 diverse postazioni: una dedicata all'artista, una finalizzata a far comprendere la tecnica dell’affresco e della sinopia, una terza dedicata al Tabernacolo della Visitazione e infine una quarta dedicata al Tabernacolo della Madonna della Tosse, con i relativi approfondimenti.
I rilievi utilizzati presentano contorni e volumi destinati a sollecitare nel non vedente la cognizione mentale di una realtà rappresentata plasticamente.
Grazie a questa tecnica, il non vedente è in grado di accedere ad una lettura bidimensionale dell’opera pittorica, potendo quindi comprendere aspetti della realtà altrimenti conoscibili solo attraverso una semplice descrizione verbale.
A sottolineare l’importanza del progetto la presenza questa mattina di Niccolò Zeppi, Vicepresidente Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti onlus (sezione provinciale di Firenze)
“Si tratta di un evento straordinario – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – che arricchisce di molteplici significati la vocazione originaria del Museo Benozzo Gozzoli, che non si propone soltanto come polo museale all'avanguardia per gli appassionati d’arte o per i turisti, ma punta a diffondere la bellezza e l’importanza (anche in prospettiva) della valorizzazione del nostro patrimonio artistico fra tutti i cittadini, a partire dai bambini, studenti, adulti, anziani, fino ad arrivare alle persone ipovedenti o non vedenti. Un messaggio forte di inclusione sociale e culturale, dunque, ma anche l’idea di un Museo dinamico, attivo, che non vive soltanto di luce propria, ma è pronto a raccogliere le opportunità che si presentano per migliorare le sue potenzialità, le sue capacità di promuovere tutto il nostro territorio. Siamo pertanto riconoscenti all'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, vicino al Museo fin dalla sua nascita, che ha voluto finanziare interamente anche questo investimento”.
All'inaugurazione era presente anche la dottoressa Serena Nocentini, direttrice scientifica del Museo Be.Go, mentre la Regione Toscana era rappresentata – oltre che dalla dottoressa Lapi - dalla dott.ssa Elena Pianea, Responsabile di settore musei ed ecomusei della Regione Toscana, e dal dottore Claudio Paolini, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico (province di Firenze, Prato e Pistoia).