Con la riforma della P.A. di venerdì 13 giugno il governo Renzi mostra il suo vero volto autoritario e cinico, presentando a tutti il conto degli 80 euro che pochi hanno visto. Non è vero che la riforma manca di organicità, è anzi fin troppo chiaro il suo obiettivo: cancella i diritti dei lavoratori, il welfare, i servizi e riduce la Pubblica Amministrazione a sportello gratuito per le imprese.
Cosa più grave: non c'è nessun impegno per il rinnovo economico dei contratti, bloccati dal 2009 e destinati ad esserlo ancora per molti, molti anni. Le retribuzioni di 3,3 milioni di lavoratori pubblici sono tornate al livello di 30 anni fa, l'ingiustizia resta.
I lavoratori del pubblico impiego sono l'agnello sacrificale di questa operazione, in alcuni tratti ammantata da una vecchia ma sempre efficace demagogia populista e che di buono non ha proprio niente. Basta leggere i documenti ufficiali, per comprendere cosa stia realmente accadendo.
Per questo motivo è stato organizzato per il giorno giovedì 19 giugno, uno sciopero delle lavoratrici e lavoratori pubblici che partirà dalle ore 10 in Piazza Salvemini.
Fonte: USB