Con l’Archivio Leonardismi e il Mundaneum Joconde, il Museo Ideale Leonardo Da Vinci presenta Monna Lisa 3.0 tra storia e leggenda, nell’ambito del “Monnalisa Day”, la spettacolare kermesse che celebra in forma non retorica l’anniversario della nascita di Monna Lisa e si svolge in Firenze, in diversi spazi del quartiere di Santo Spirito, a cominciare da Piazza della Passera (vedi comunicato e programma).
Sintesi delle comunicazioni di Alessandro Vezzosi
1 - Il luogo della conferenza stampa: per la prima volta nel “nido dove nacque” Monna Lisa
Monna Lisa Gherardini, tradizionalmente identificata con la Gioconda e comunque sicuramente soggetto di un ritratto incompiuto da parte di Leonardo, nacque all’angolo di Via Sguazza con Via Maggio (sul lato destro venendo da Via Toscanella), come ha sapientemente ricostruito Giuseppe Pallanti.
Proprio qui, nel Palazzo Michelozzi (con ingresso da Via Maggio 11, gentilmente concesso dagli Eredi Bartolozzi), si svolge la presentazione di oggi. Si tratta di un complesso architettonico (ristrutturato magistralmente nel XVI secolo) che apparteneva, come altri edifici intorno, alla famiglia Corbinelli, la quale affittò un fondo a uso di abitazione a Antonmaria di Noldo Gherardini, il padre di (Monna) Lisa, che vi nacque il 15 giugno 1479.
2 - Un epicentro di memorie eccellenti per la presentazione di “Monna Lisa 3.0” (domenica 15 giugno, in Via Toscanella 18)
Lo Studio di Ottone Rosai in Via Toscanella (per gentile concessione di Fabrizio Gori) è un altro luogo emblematico.
Lo è per la pittura fiorentina del Novecento, in una strada caratterizzata dalla presenza di protagonisti importanti per l’arte del XX secolo, prematuramente scomparsi: da Luciano Bartolini (1948-1994) a quel Mario Mariotti (1936-1997) che ha oltretutto animato ad arte la vita del quartiere di Santo Spirito con le sue geniali forme di creatività diffusa.
Ed è emblematico perché si trova in un complesso di antichi edifici dove i documenti attestano la nascita di Giovanni Boccaccio e la residenza di Paolo dal Pozzo Toscanelli, maestro di Brunelleschi e di Leonardo Da Vinci, ispiratore di Cristoforo Colombo per le sue esplorazioni... Una delle strutture architettoniche è notevolissima, essendo riconducibile allo stile brunelleschiano.
3 - “Monna Lisa 3.0 tra storia e leggenda” in 5 atti brevi
Possiamo dire che il fenomeno di Monna Lisa/Gioconda (come il WEB 3.0) è un mondo in espansione che si intreccia con l’universalità di Leonardo? Il programma del 15 giugno dalle ore 17:30, in Via Toscanella 18, prevede uno dei confronti possibili tra sguardi e voci. E lascia spazi per futuri sviluppi e connessioni…
Le problematiche intorno a Monna Lisa/Gioconda
La Gioconda del Louvre è il dipinto più famoso al mondo, ma per Vezzosi ancora oggi non se ne conoscono con certezza il committente, la datazione e l’identità... Due sono i documenti certi ma contraddittori: il documento di Heidelberg, con la postilla di Agostino Vespucci (databile 1503), in cui il collaboratore di Machiavelli e amico di Leonardo afferma che, fra i dipinti lasciati incompleti dallo stesso Leonardo, vi era «la testa di Lisa del Giocondo…»; e il Diario di Antonio De Beatis, segretario del cardinale d’Aragona, al quale Leonardo descrive, l’11 ottobre 1517, fra i tre quadri nel suo studio, quello della Gioconda del Louvre («certa donna fiorentina, facta di naturale ad instantia del quondam Magnifico Juliano de Medici»).
Controverse sono pure le fonti storiche dell’Anonimo Gaddiano, quella ampiamente divulgata del Vasari e quella di Giovanni Paolo Lomazzo, che sembrano tutte riferirsi a opere diverse tra loro.
Occorre distinguere tra documenti certi e ipotesi, leggende e mistificazioni, ricerche storico-artistiche e caos mediatico. Nella creatività contemporanea vive il mito della Gioconda…
Creatività letteraria
La letteratura ha dedicato pagine fondamentali al mito della Monna Lisa/Gioconda di Leonardo, nel XIX e nel XX secolo, da Walter Pater (Studies in the History of the Renaissance, 1873) a Merežkovskij (La resurrezione degli dei, 1901) e a Gabriele D’Annunzio (per esempio in L’uomo che rubò la Gioconda, 1920), fino agli artisti d’avanguardia, da Ardengo Soffici e Fernand Léger a Marco Bagnoli e Franco Guerzoni. Quest’ultimo interverrà con un disegno dalle parvenze leonardesche e un suo testo inedito del 2014: Monna Lisa in viaggio. “La Gioconda di Leonardo è un dipinto che si è esaurito nell’infinità di sguardi che l’hanno colto. Il suo viso in particolare, risulta ormai invisibile a chi guarda, diafano, un fantasma che neanche le sottili attenzioni di Duchamp…”.
Lettura teatrale
Negli anni scorsi, il Museo Ideale Leonardo Da Vinci ha dato vita alla “Voce della Gioconda” in diverse occasioni, in particolare con l’interpretazione di Lucia Poli.
Ora, la regista e attrice Maila Ermini, con Gianfelice D'Accolti, presenta un pezzo tratto dal suo testo teatrale "Leonardo, diario intimo di un genio", interpretato dall’indimenticabile Carlo Monni nel 2011-2012.
“Leonardo qui è visto in modo del tutto inconsueto, come a ripercorrere un diario intimo che mai scrisse. In questo suo viaggio nel passato – l’artista è visto già vecchio nel momento di partire per la Francia, sua ultima dimora – Leonardo rivela il suo pensiero, l’ideologia: professa una moderna concezione estetica, che nega il principio di autorità e si richiama alla Natura, rifuggendo ogni artificio e inganno; ricorda i rapporti con i potenti, difficili e mai del tutto oggettivati nella loro contraddizione, spesso conclusi in repentine e inspiegabili fughe, e della solitudine che sempre lo accompagna. Anzi, che ha deciso di scegliere…”.
Archivio Leonardismi e Mundaneum Joconde
L’Archivio Leonardismi (che dal 1993 fa parte del Museo Ideale Leonardo Da Vinci) raccoglie ogni giorno da oltre quarant’anni quanto è stato o viene prodotto usando Leonardo e le sue opere: dall’arte ai mass media, dal sublime al kitsch, dando vita alla sezione “Mundaneum Joconde” con migliaia di opere, reperti e immagini sull’icona più celebre al mondo.
Giocondolatrie d’artista 2014
Sempre nello Studio Rosai di Via Toscanella e in un percorso tra le vetrine, da Frascione Arte (Via Maggio, 5) a L’Auriga (Sdrucciolo dei Pitti 20/r), l’Archivio Leonardismi e il Mundaneum Joconde segnalano alcune opere e nuove acquisizioni in un’esposizione di Giocondolatrie d’artista 2014. Fra gli artisti: Tiziano Bonanni, Franco Fossi, Roberto Giovannelli, Kerozen e Maria Pia Ranaldi, Malipiero, Leonardo Maniscalchi, Lucia Marcucci, Studio Noè (Paolo Biondi, Fabio Mochi)... e un autore cinese di Hangzhou.
Inoltre una sezione di mail-art (con la collaborazione di Vittore Baroni) e foto di Domenico Alessi (“Carezza all’antico borgo” di Vinci).
Sarà proiettato un ampio repertorio di Leonardismi e Giocondoclastie.
Fabrizio Gori eseguirà un’installazione dal vivo.
Fra le opere antiche: una versione cinquecentesca della Gioconda (di Collezione Frascione, recentemente esposta nella mostra del Museo Ideale “Leonardo-Mona Lisa-The Myths” in due Musei di Taiwan) e la sorprendente incisione settecentesca "La Joconde, Maitresse de François Premier”, presentata per la prima volta.
4 - Monna Lisa e la Gioconda nuda a Otranto
Dopo le mostre in Florida, Giappone e Taiwan, il Museo Ideale Leonardo Da Vinci sta lavorando per realizzare nel Castello di Otranto (Lecce), la mostra “Il mito di Leonardo a Otranto. Monna Lisa e la Gioconda nuda attraverso cinque secoli”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Otranto (Sindaco Luciano Cariddi) e con l’Associazione From Zero di Lecce.
L’esposizione si articola in due principali settori, con varie sezioni: uno storico e uno contemporaneo, dall’arte ai mass media. Si tratta di una mostra-evento di rilevanza storica e di estrema attualità, che presenta il fenomeno incomparabile dell’iconografia del dipinto più celebre al mondo con una straordinaria complessità di opere, reperti e immagini. L'obiettivo è quello di fare chiarezza sulle sue origini, la fortuna e i “misteri” di Monna Lisa attraverso cinque secoli. Le opere esposte propongono uno sconfinato repertorio, dalla Gioconda nuda (dipinto originale del Cinquecento, attribuito a Salai su ideazione di Leonardo) alla Gioconda L.H.O.O.Q. (multiplo autografo di Marcel Duchamp), integrato da multimedialità. La mostra sarà inoltre contestualizzata, con alcuni riferimenti e coincidenze tra Leonardo, Otranto e la Puglia. Sono previsti laboratori di “Giocondolatrie” e un “processo” al mito della Gioconda.