
Un lettore ci ha inviato questo racconto di una sua giornata da pendolare.
E' mezzanotte e non riesco a dormire. Sono assalito dal desiderio di descrivere la mia giornata di oggi, 10 giugno 2014, perché spero che mi aiuti a dormire l'idea di lasciare a voi lettori il giudizio se si e trattato di una normale giornata di vita quotidiana o se sto oramai rasentando una forma di follia o isteria che non riesco a comprendere.
Come ogni giorno di lavoro la sveglia suona alle sette. Mi alzo, faccio la doccia, mi vesto per il lavoro e mi avvio a fare colazione e poi alla stazione per andare in ufficio a Firenze. Prima sorpresa: sono circa le otto e la temperatura segna già 24 gradi con un'aria afosa e pesante. Sopporto con rassegnazione, non mi domando più cosa sta accadendo al clima ed altre amenità del genere.
Lascio l'auto, arrivo in stazione, il treno ha per fortuna solo un piccolo, "fisiologico", ritardo. Incontro gli amici della mattina, quasi un circolo Pickwick che discute di politica, spesso cercando di colpire l'attenzione con alte interpretazioni e intuizioni ardite. Noto spesso che alcuni altri viaggiatori ci ascoltano (non siamo certo modesti nel tono della voce) ma non capisco mai se ci compatiscono o ci prendono sul serio.
Arrivo a Firenze, l'afa e' ancora più insopportabile.....mi dico di camminare lentamente perché oggi ho alcuni incontri e non sta bene presentarsi con le "gore" di sudore....per fortuna non ho la giacca. Dopo venti minuti a piedi arrivo in ufficio e mi lancio verso il distributore automatico. Bevo una bottiglia di acqua fresca tutta di un fiato...Speriamo che non prenda una congestione.
Inizia la giornata di lavoro.....ho fatto una lista della cose da fare. So già che ne farò meno della metà perché dovrò affrontare le varie urgenze giornaliere.....spesso nessuna di esse e' veramente impellente ma l'importante è l'impressione. Per fortuna gli incontri sono in ufficio, non devo nuovamente uscire....
Arriva l'ora di pranzo. Esco e resto sorpreso nel vedere una delle strade più frequentate di Firenze quasi deserta....il caldo E' opprimente, forse le persone hanno preso sul serio gli insulsi servizi televisivi sui pericoli delle alte temperature.... Porca miseria, non mi sono accorto che il piatto di pasta che ho ordinato e' freddo.... non mi piace ma è troppo faticoso e costoso ordinarne un altro....faccio buon viso.
Rientro velocemente in ufficio, un altro incontro, leggo le trenta mail giornaliere e, finalmente, alle 17 e 45 circa posso terminare il lavoro. Esco per tornare in stazione...., cavolo.....adesso nell'aria potremmo arrostire un toast! Come sempre mi sono dimenticato di prendere una bottiglia di acqua. E' troppo faticoso entrare in uno dei molti locali lungo il percorso... Sono già impegnati nel preparare l'aperitivo o apericena come si dice adesso....qualche turista già sta cenando...
Mi impongo di camminare ancora più lentamente del mattino.... Transito per piazza Duomo evitando cinesi, giapponesi, americani e altri turisti con gli occhi e le macchine fotografiche al cielo per cogliere ogni sfumatura della cupola.... Devo anche evitare i trepiedi dei caricaturisti, i ritratti "veristi" di Firenze, le macchinette e le gomme splash vendute da decine di poveri extracomunitari pronti a fuggire quando si intravede la coppia di vigili urbani con elmetti bianchi in testa.
Devo accelelare se voglio prendere il treno per Siena delle 18 e 10....e' il più veloce, venticinque minuti e sono a Empoli. Accaldato, salgo nella carrozza più vicina alla motrice (ho calcolato tutto....quando arrivo a Empoli il treno si ferma sempre vicino al sottopasso). Stranamente è completamente piena...con fatica trovo un posto a sede.....ma che accade? Siamo senza aria condizionata! Ci sono almeno 50 gradi! Il treno parte...davanti a me c'e' una coppia di tedeschi.....li sento citare Castelfiorentino, ridono nervosi mentre si squagliano dal sudore....sono certo che, tornando al loro paese, parleranno bene dei trasporti italiani....
Non resisto, decido...scendo a Rifredi! Io sono furbo e intelligente...non mi faccio fregare dalle ferrovie! Pochi minuti e arriva il treno per Pisa.... Bello, vuoto e sopratutto fresco, l'aria condizionata va a palla! Spero, come sempre ottimista, di non prendere una "raffrescata".
Me lo voglio proprio godere questo tragitto anche se il treno ferma in tutte le stazioni, comprese Le Piagge. Ma cosa succede? Passa un giovane, maglietta e pantaloni neri....sembra incazzato....impreca, tira alcuni calci alla porta del bagno e a quella fra gli scompartimenti, ritorna nel corridoio, mi sembra di cogliere un mezzo schiaffo ad un passeggero.... Meglio non cercare problemi, insieme agli altri passeggeri mi alzo e vado in un'altra carrozza; passo il resto del viaggio a scrutare qiesto strano personaggio che viene marcato a vista dal controllore.
Finalmente scendo a Empoli, faccio l'ultimo tratto a piedi nella calura, prendo l'auto e vado, esausto, a casa.
Domani mattina si inizia di nuovo.......sarà questa la vita "normale" che mi attende nei prossimi anni?
Chi di voi vuole consolarmi?
Fonte: Lettera firmata
<< Indietro