Fido esempio di fedeltà, una storia a quattro zampe che resta nella memoria. L'Hachiko italiano moriva il 9 giugno 1958

Il monumento a Fido a Borgo San Lorenzo

E’ una storia commovente, strappalacrime, quella di Fido. Tutti a Borgo San Lorenzo la conoscono e la ricordano, e i grandi la raccontano ai più piccoli. E’ la storia di un cane, e della sua fedeltà. Ogni giorno Fido aspettava alla fermata della corriera a Luco il padrone, Carlo Soriani, di ritorno dal lavoro.

Lo fece anche il 30 dicembre 1943 ma il suo padrone non scese, non c’era. Era morto nel bombardamento di Borgo. Per ben 14 anni, finché ne ebbe le forze, Fido continuò ogni giorno, puntuale alla fermata all’arrivo della corriera, ad attendere il padrone. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, d’estate come d’inverno, col sole, con la pioggia e la neve. Sempre lì, a quella fermata, tutti i giorni della sua esistenza.

Il 9 novembre 1957 l’allora sindaco di Borgo San Lorenzo, Giuseppe Graziani, gli conferì una medaglia d’oro. E il 29 dicembre davanti al municipio venne eretto un monumento in ceramica (sostituito poi da uno in bronzo), con su scritto: “A Fido esempio di fedeltà”. Fido, ormai vecchio e debole, morì il 9 giugno del 1958. Il monumento è ancora lì, vicino al municipio a ricordare quella storia, quell'esempio di fedeltà. A ricordare Fido.

Il Comune custodisce nel suo archivio storico una sezione che raccoglie documenti, foto, carteggi, pubblicazioni e articoli d'epoca.

  

Fonte: Comune di Borgo San Lorenzo - Ufficio Stampa

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